Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] oro, inviato non solo agli intimi ma al doge stesso LVIII, coll. 563-565 (cf. Brian Pullan, Gli ebrei d'Europa e l'Inquisizione a Venezia dal 1550 al LIII, col. 42, 7 marzo 1530. La lettera (di Paxin Berecio, al seguito dell'ambasciatore veneziano ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] si basa, come la piccola Pearl in The scarlet letter (1850) di Hawthorne, su una visione ‟intuitiva [...] la sua condizione di ebreo praghese assimilato di lingua e il loro mistero che le estrania agli uomini (ovvero col loro gelido valore ...
Leggi Tutto
La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] e armeno (come scrive il "Giornale de' Letterati d'Italia", il Bortoli "nella sua stamperia ° Zuanne Mocenigo possedeva, oltre agli illuministi, una serie di opere la nascita del libro armeno, in Armeni, ebrei, greci stampatori a Venezia, a cura di ...
Leggi Tutto
Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] 'incontro con toni ammirati, in una lettera del 27 marzo 1531 ad Agostino Steuco di 1.910 ducati promessa agli esecutori di quest'ultima coincide curiosamente pp. 227-238; Pier Cesare Ioly Zorattini, Gli ebrei a Venezia, Padova e Verona, in AA.VV ...
Leggi Tutto
Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] che, mentre prende Piero alla lettera, lo stravolge e lo fa dalla volta sino alle scene della Tortura dell’ebreo (cat. 7d) e del trasporto del 64 A. Brilli, Quando Piero e il suo museo apparvero agli occhi del mondo, in A. Brilli, F. Chieli, Piero ...
Leggi Tutto
"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] esito della vertenza quanto l'evidenza che agli occhi di tutti ne discendeva: ossia che sicura" (come già aveva scritto in una lettera ad Andrea Dandolo); della giustizia (Venezia religioso: non per nulla gli Ebrei furono accusati sia di rifiutare ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] corpo quanto lo spirito). Alla lettera perciò la doctrina medicandi che Arnaldo . L'ebraico (che per molti ebrei europei non era un vernacolo bensì una pertanto, può sempre porre un freno agli eccessi e agli impulsi disordinati del corpo, per divenire ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] della lettera sinodica, che il vescovo di una delle cinque sedi patriarcali era solito inviare agli altri quattro problema, finora inedito, relativo ai rapporti fra cristiani e ebrei: la commistione di pratiche religiose, in questo caso il rispetto ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] ancora).
Inoltre, alla fine del Cinquecento così come agli inizi del Quattrocento, la medicina continuava a essere condotta scambiavano informazioni per lettera e si inviavano di preferenza i corpi degli Ebrei o di qualunque altro infedele. ...
Leggi Tutto
Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] modo di esplicare nella lettera consolatoria indirizzata nel 382-383 agli abitanti di Tessalonica in occasione storico, Roma 1979, pp. 48 segg.; M. Pavan, Cristiani, ebrei e imperatori nella storia provvidenzialistica di Orosio, in Chiesa e società ...
Leggi Tutto
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...