MANDEI
Giorgio Levi Della Vida
. Setta gnostica mantenutasi fino a tempi recenti col favore di speciali circostanze d'isolamento, nella xona paludosa presso il luogo di congiunzione tra il Tigri e [...] all'Europa da Pietro della Valle (Viaggi, p. 3ª, lettera 10ª par. 9, del 20 maggio 1625), che li primitiva, oppure "reliquie di quegli Ebrei che S. Giovanni battezzava col battesimo numerosi, poiché rimasero ignoti agli scrittori musulmani che pure ...
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LASSALLE, Ferdinand
Arturo Beccari
Filosofo e agitatore politico tedesco. Il suo vero cognome era Lassal (Lassel, Lasel). Nacque a Breslavia l'11 aprile 1825 da genitori ebrei. Lasciata la scuola di [...] il L. fu il primo presidente. In infiammati discorsi agli operai e in scritti pulsanti di energia e densi di propaganda delle idee contenute nel Programma operaio e nella Lettera aperta, attendendo nel contempo all'organizzazione dell'associazione ...
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GIACOMO, Santo
Silvio ROSADINI
Giampiero PUCCI
, Questo nome (gr. 'Ιάκωβος, lat. Iacōbus, equivalenti a 'Ιακώβ, Iacob, che però gli scrittori del Nuovo Testamento riservano a Giacobbe figlio d'Isacco [...] risorto (ricordata anche dall'apocrifo Vangelo degli Ebrei). Altre notizie vengono da Giuseppe Flavio (Antiq ; VI, 22 segg.) dall'ospitalità data agli esploratori d'Israele (I, 19-II, Signore". Posta l'origine della lettera da Giacomo, essa, dato lo ...
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RIVELAZIONE
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È la comunicazione agli uomini di realtà o verità soprasensibili e per essenza recondite, anzi inaccessibili alla mente umana ridotta alle sole sue forze, ma [...] viene considerato d'origine divina e pervenuto agli uomini, bell'e scritto, per modi libro sacro, divino anche nella lettera, è concepito come la espressione eterna Testamento, ed evangelica, o del Nuovo Testamento (Ebrei, I, 1-2); 3. l'oggetto o ...
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TELL el- ‛AMĀRNAH
Giuseppe Furlani
Questo nome porta ora un piccolo villaggio tra Minyeh e Asiūṭ, nella valle del Nilo, così chiamato dalla tribù degli el-‛Amārnah. Esso sta sul sito dove sorgeva la [...] e dei rapporti internazionali, ma la Lettera di Tushratta è redatta in lingua alcuni studiosi vogliono vedere i primi Ebrei che penetrarono in Palestina), i re Tushratta esso acquistò grande prestigio anche agli occhi dei faraoni. Sta di fatto che ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] la risposta, poco significativa, a una lettera dell'imperatore Enrico VI, indirizzata anche agli altri porporati.
La vera importanza del , 24, 42, 48, 61). Le disposizioni contro gli ebrei emesse per motivi di una scrupolosa cura d'anime (divieto di ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] raccapriccianti nel trattamento verso gli ebrei". Al momento della rottura delle della diocesi; e come confermò nella lettera pastorale per la Quaresima del 1955 Per faccia della terra" e un vibrante richiamo agli "indizi non pochi che fanno bene ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] maggio 1960 espresse poi in una lettera al segretario di Stato Tardini i manifestazioni di antisemitismo dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque il 21 aprile 1978 indirizzò un appello autografo agli «uomini delle Brigate Rosse» in favore ...
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NICCOLO V, papa
Massimo Miglio
NICCOLÒ V, papa. – Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e da Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della [...] il concilio di Ferrara-Firenze. La lettera inviata dalla Cancelleria pontificia nel 1451 vennero a Roma da Costantinopoli ancora agli inizi del 1453 ma furono di alcun rapporto tra la comunità cristiana ed ebrei e musulmani (1451), si vietò la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] con cui il doge imponeva agli ecclesiastici del dominio di non autorità ecclesiastica non dovesse giudicare né ebrei né musulmani («infedeli»): e questo che criticava negli Annales del Baronio (in una lettera a Casaubon del giugno 1612, cfr. Opere, ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...