ILLUSIONISMO (fr. escamotage, prestidigitation; sp. prestidigitación, juego de manos, ilusionismo; ted. Zauberkunst, Taschenspielerei; ingl. conjuring, sleight-of-hand)
Harry PRICE
È l'arte di eseguire [...] (ψήϕοι). A Roma molti illusionisti erano ebrei. Il retore greco Ateneo, nei Δειπνοσοϕισταί essere marcati a fuoco con la lettera V in forza dello Statuto sui , ecc., l'"agente", ch'è in mezzo agli spettatori, riesce a far sapere al "percipiente", ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] babilonese (ossia la lingua d'uso degli Ebrei del basso corso del Tigri e dell' in grado di giudicare il suo valore di letterato, ma di Īshō‛ahbh III, morto nel Henaniesu compilò tra l'altro un commento agli Analitici di Aristotele, omilie, lettere, ...
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MIGRATORIE, CORRENTI
Anna Maria Ratti
Migrazioni internazionali (XXIII, p. 250; App. I, p. 848; II, 11, p. 312). - La distinzione tra migrazioni politiche ed economiche risponde a una fondamentale dualità [...] stessa e dell'alta fecondità degli Ebrei d'Africa e d'Asia. ll che abbia continuato a fornire mano d'opera agli altri paesi asiatici e si calcola che abbia avuto già in partenza una sistemazione sicura (lettera di richiamo, contratto di lavoro) o ...
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ISAIA
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo VITTI
. Profeta d'Israele, a cui è attribuito il libro dello stesso nome che occupa il primo posto nell'odierno canone ebraico della Bibbia fra i cosiddetti Profeti [...] fine del sec. IV, ma sembra essere già accennato in Ebrei, XI, 37.
Il Libro d'Isaia. - Contenuto. - XXXVI-XXXIX, che si ritrova più o meno alla lettera in II (IV) Re, XVIII, 13-XX, e quindi solo artificiosamente unita agli scritti del profeta.
Né ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] rivelò, alla metà del secolo scorso, agli studiosi dello S. due diverse redazioni della traduzione spagnola dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo); ma e il Trattato teologico-politico e, la vita e il pensiero, la lettera e lo spirito delle opere dello ...
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ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] commenti al Genesi, forse all'Esodo, meno probabilmente agli altri libri del Pentateuco; ai Salmi; ai Proverbî; Tessalonicesi, Tito, Filemone; a Ebrei; poco probabilmente all'Apocalisse. condannare da un concilio. La lettera reca in appendice 24 passi ...
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MATTEO, santo
Leone Tondelli
, Fu uno dei dodici apostoli (v.) di Gesù, di cui secondo la tradizione ecclesiastica scrisse per primo la vita e raccolse gl'insegnamenti. Il Vangelo "secondo Matteo" è [...] del monte: "Voi udiste che fu detto agli antichi... Io invece vi dico" mettono Larghi brani sono pure riportati nella prima lettera di S. Clemente Romano ai Corinzî: l'opera aramaica di M. diretta a Ebrei vide la luce in terra palestinese. Il ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] i suoi avversarî, collezione risalente agli inizî del 2° secolo e conviene nel distinguere il Vangelo secondo gli Ebrei (uno dei più antichi vangeli giudeo- apocrifo risulti dagli Atti di Tecla, dalla Lettera apocrifa ai Corinti e da Il martirio di ...
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GALIZIA (A. T., 51-52)
Riccardo RICCARDI
Francesco TOMMASINI
Giorgio VERNADSKIJ
Regione della Polonia meridionale. Fino al 1918 costituì una provincia dell'Impero d'Austria, confinante a N. con la [...] Polacchi, 45 e 22%). La percentuale degli Ebrei va dal 4 (voivodato di Cracovia) al fra i successori di Daniele e agli attacchi dei Lituani e dei Polacchi. 1775, ma le sue decisioni rimasero lettera morta. I Polacchi galiziani parteciparono in ...
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TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] si proponeva di esporre non tanto la lettera del testo, quanto piuttosto l'interpretazione diffusione, e che presso gli Ebrei di Babilonia nell'età degli Amorei ma assai più di questo fa posto agli elementi haggadici.
Stampato per la prima volta ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...