SEVERI, Francesco
Enrico Rogora
SEVERI, Francesco. – Nacque ad Arezzo il 13 aprile 1879, da Cosimo, notaio, e da Licina Cambi. Fu ultimo di nove figli.
Il padre, patriota e garibaldino, si suicidò il [...] il suo insegnamento. Segre indirizzò Severi agli studi di geometria enumerativa e iperspaziale «una sanatoria per atti politici ormai lontani» (Lettera di F. S. a Giovanni Gentile del 15 libere dai matematici ebrei per occuparle con matematici ...
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MARIA Gonzaga, duchessa di Monferrato e di Mantova
Raffaele Tamalio
MARIA Gonzaga, duchessa di Monferrato e di Mantova. – Nacque a Mantova il 29 luglio 1609 da Francesco principe ereditario di Mantova [...] convincerla, le sarebbe stata mostrata una lettera della madre, contenente il suo Savoia avversa agli interessi francesi .; P.G. Lombardo, La duchessa madre di Mantova, Montagnana e gli ebrei di Padova (1660), in Arch. veneto, s. 5, CXIV (1980 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nel Medioevo centrale
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla vita e alla cultura ebraica dei secoli XI-XII [...] alcuni, tali cifre (“duecento ebrei”, “due ebrei”) sarebbero da accettare alla lettera; secondo altri, l’indicazione il mondo ebraico si aggrappa alla sinagoga, al bagno rituale, agli alimenti kašer; elementi basilari cui viene a unirsi l’istituto ...
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MARONE, Pietro
Gianni Pittiglio
– Nacque a Brescia, o nella vicina Manerbio, nel 1548 da una famiglia di origine iseana, proveniente da Marone, da cui il cognome.
Scarse sono le notizie biografiche [...] lusinghieri arrivando a dire al pittore in una lettera non datata: «Et mi raccomando con tutto , alle pitture e agli stucchi, dimostrandosi conoscitore delle Sacramento realizzò il Banchetto pasquale degli ebrei, e della Rotonda presso il santuario ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] international; nel 1903, accompagnato da una lettera-prefazione di Larroumet, fu edito il Pellion di Persano e, oltre agli articoli apparsi nella Rivista, sull , Gabinetto, Ebrei, b. 1538; Arch. di Stato di Genova, Prefettura, Gabinetto, Ebrei, b. 187 ...
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GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] secolo - l'unica attività consentita agli esponenti del patriziato lagunare.
Ottenuto l tali dissidi si coglie nella lunga lettera inviata dal G. al Consiglio Processi del S. Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti (1587-1598), VIII, a cura ...
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CABIANCA, Iacopo
Benito Recchilongo
Nacque il 10 febbr. 1809 da Antonio e da Lucia Pasetti a Vicenza, dove il padre, discendente da un'antica e ricca famiglia padovana, si era trasferito da qualche [...] Il padre voleva indirizzarlo agli affari e all'amministrazione del ostili presso gli ebrei perché vi era Bosco, Il Tasso come tema letterario nell'800 ital., in Giorn. stor. della letter. ital., VI (1928), 91, pp. 41-3;G. Mazzoni, L'Ottocento, ...
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MORENO, Martino Mario
Massimo Campanini
MORENO, Martino Mario. – Nacque a Torino l’8 settembre 1892, dal chirurgo Giovanni Moreno e da Ernesta Oliverio, entrambi nati a Sanremo.
Rivelò fin da giovanissimo [...] del testo Usi, costumi e istituti degli ebrei libici di Mordekhai Cohen) sia per la nel panorama editoriale italiano dedicato agli studi mediorientali e di islamologia. renderlo fruibile al di là della lettera. Ogni traduzione rischia di spostare l ...
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Leone VII
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine romana, L. venne eletto agli inizi di gennaio 936, pochi giorni dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto, e di lui si dice, secondo [...] differenti modi aggregate a Cluny. Di particolare importanza una lettera del gennaio 938, nella quale non solo L. confermò legato il consiglio di allontanare dalla città quegli ebrei che non avessero liberamente voluto convertirsi al cristianesimo, ...
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TEODOSIO
Emanuele Piazza
(Teodosio da Siracusa). – Non si conosce la data di nascita di questo monaco e grammatikos appartenente all’alto ceto greco di Siracusa. Si trovava nella città aretusea il 21 [...] questo caso al sovraffollamento causato dalla moltitudine dei detenuti arabi, ebrei e cristiani, tra cui il vescovo di Malta. In aggiunta meridionale alla fine del X secolo. Agli inizi del XVII secolo la lettera integrale fu rinvenuta dall’abate del ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...