Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] Origene) fanno pensare che circolasse soprattutto fra quei cristiani, che trovavano ostica o troppo difficile la letteraagliEbrei.
Bibl.: per le edizioni, v. apostolici, padri; copiose indicazoni in O. Bardenhewer, Gesch. der altkirchl. Literatur ...
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È il profeta i cui scritti occupano il decimo posto nella collezione biblica dei cosiddetti Profeti minori.
Storia. - Pochissimo si sa circa la persona di A. Fuori del libro, che porta il suo nome, egli [...] e (codice Vatic.) CXXXVII; secondo la siriaca Pescitta, CXXV seg., CXLV a CXLVII; secondo la Vulgata, LXI, CXLV. La letteraAgliEbrei, XII, 26 cita Aggeo II, 7.
Il Manzoni, nella Resurrezione:
Quando Aggeo, quando Isaia
Mallevaro al mondo intero
Che ...
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. Questo termine, trascrizione del greco ἀντιλεγόμενα (sott. βιβλία) cioè "discussi, controversi (libri)" pare sia stato usato per la prima volta da Clemente Alessandrino, per indicare quei libri cristiani [...] , pur sapendo che il riconoscimento non è né unanime né universale; e registra i dubbî di alcuni intorno all'autenticità paolina della LetteraagliEbrei (Historia ecclesiastica, II, 23, 24-25; III, 3; III, 18, 1 e 3; III, 23 e 24, 2 e 17-18; III ...
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Voce biblica, indicante una cosa profeticamente raffigurata da un avvenimento anteriore, detto con termine correlativo tipo. Per sé "tipo" (gr. τύπος, da τύπτειν) sarebbe l'impronta che lascia un corpo [...] questo senso il vocabolo antitipo è già adoperato da S. Pietro (I Petr., III, 21). S. Paolo invece, nella letteraagliEbrei (IX, 24), usa ἀντίτυπα per "tipi", preferendo dare alle cose del Nuovo Testamento simboleggiate nel Vecchio il nome di corpi ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] Ecclesiastico); d) Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc (con la Lettera di Geremia, come cap. 6 nelle B. latine, come e II Ai Tessalonicesi, I e II A Timoteo, A Tito, A Filemone, e AgliEbrei; c) epistole: di Giacomo, I e II di Pietro, I, II e III ...
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S'intende generalmente con questo nome la "disseminazione" (gr. διασπορά) o dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dall'esilio babilonese in poi.
Essa cominciò infatti con le deportazioni, in Assiria, [...] luce, pur tra le discussioni, la celebre lettera di Claudio agli Alessandrini (v.).
Più tardi ancora, l'esistenza Giudei di risiedere nella città riedificata, s'impose agliEbrei della dispersione il problema della conservazione del loro carattere ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] di 14 lettere, indirizzate a diverse comunità cristiane da lui fondate o comunque legate a lui. Una di esse, la LetteraagliEbrei, è diversa dalle altre per stile e contenuto perché è stata certamente redatta da un altro autore, mentre alcune delle ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] derivazione antoniana, si veda nei Sermones dominicales del santo (ed. Locatelli, p. 100). Il sermone prende le mosse dalla letteraagliEbrei (9, 11), dove Cristo è detto Pontifex, e il termine è spiegato come "pontem faciens, quasi via sequentium ...
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fede
Raffaele Savigni
Fiducia nella parola rivelata da Dio
La fede religiosa è l'attesa fiduciosa di una comunicazione da parte di Dio e l'accettazione delle verità da Lui trasmesse come parola rivelata. [...] la morte e risurrezione di Gesù come avvenimento centrale della storia e fondando su di essa la propria esistenza. La LetteraagliEbrei, invece, definisce la fede "fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono".
Fede e ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] la funzione di messaggeri della divinità e vengono in aiuto agli esseri umani, che li hanno sentiti sempre così vicini da preesiste a tutta la creazione, angeli inclusi; nella LetteraagliEbrei egli scrive poi che il ruolo degli angeli termina con ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...