Ultima lettera dell’epistolario paolino nell’ordine canonico del Nuovo Testamento. Indirizzata a giudeo-cristiani, forse alla chiesa di Roma o a qualche chiesa orientale, contiene un’esposizione dottrinaria [...] , lo stile piano e senza accensioni passionali, la difficoltà di riferire a Paolo molte delle conclusioni dogmatiche presentate nella lettera, infine la mancanza di ogni riferimento interno hanno fatto sì che fin dai primi secoli si ponesse in ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] Ecclesiastico); d) Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc (con la Lettera di Geremia, come cap. 6 nelle B. latine, come e II Ai Tessalonicesi, I e II A Timoteo, A Tito, A Filemone, e AgliEbrei; c) epistole: di Giacomo, I e II di Pietro, I, II e III ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] derivazione antoniana, si veda nei Sermones dominicales del santo (ed. Locatelli, p. 100). Il sermone prende le mosse dalla letteraagliEbrei (9, 11), dove Cristo è detto Pontifex, e il termine è spiegato come "pontem faciens, quasi via sequentium ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] le sue sicurezze per seguire strade nuove, suggerite da Dio ma non prive di rischi e sorprese. San Paolo, nella LetteraagliEbrei, ricorda che Abramo "per fede visse come uno straniero nel paese che Dio gli aveva promesso […] Infatti, egli aspettava ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] di 14 lettere, indirizzate a diverse comunità cristiane da lui fondate o comunque legate a lui. Una di esse, la LetteraagliEbrei, è diversa dalle altre per stile e contenuto perché è stata certamente redatta da un altro autore, mentre alcune delle ...
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fede
Raffaele Savigni
Fiducia nella parola rivelata da Dio
La fede religiosa è l'attesa fiduciosa di una comunicazione da parte di Dio e l'accettazione delle verità da Lui trasmesse come parola rivelata. [...] la morte e risurrezione di Gesù come avvenimento centrale della storia e fondando su di essa la propria esistenza. La LetteraagliEbrei, invece, definisce la fede "fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono".
Fede e ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] la funzione di messaggeri della divinità e vengono in aiuto agli esseri umani, che li hanno sentiti sempre così vicini da preesiste a tutta la creazione, angeli inclusi; nella LetteraagliEbrei egli scrive poi che il ruolo degli angeli termina con ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] , Ester, Giuditta, dei libri poetici, dei profeti maggiori, di 9 profeti minori, del Vangelo di Luca, della letteraagliEbrei, delle lettere cattoliche e dell’Apocalisse. Pur affermando che «la Volgata latina ha certo […] i due pregi invidiabili ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] , pone in evidenza la chiarezza con cui il B. distingueva fra canonicità, ispirazione e autenticità della letteraagliEbrei e della lettera di Giacomo: canonicità e ispirazione accettate da Lutero che di queste lettere negava l'autenticità. E del ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] Studio del convento di Perugia, una Lectura sulla LetteraagliEbrei, come risulta dalla sottoscrizione del codice 476 della l'osservanza regolare e che furono poi proposti come modello agli altri.
Fra i generali che lo avevano preceduto, Bartolomeo ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...