Nacque a Pesaro il 21 febbr. 1811 dal conte Antonio e da Giovanna Venturelli di Cesena (Pesaro, Biblioteca Oliveriana, ms. 1549, II).
La tradizione che lo vuole figlio di Cesare, zio paterno nato nel 1755 [...] si stabilì definitivamente. Qui si riuniva con altri artisti e letterati presso il caffè Bagnoli, in via delle Convertite. Secondo Romani nel foro Appio e S. Paolo abitando in Trastevere insegna agliebrei del sud (Franzoni). Tra il 1861 e il 1863 per ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] avvicinamento, sia pure ancora incerto, agli scritti di Alessandro di Afrodisia e degli esegeti e cabalisti ebrei e per le forti e umanesimo veneziano, Firenze 1963, pp. 31-62; G. De Luca, Letter. di Pietà a Venezia dal '300 al '600, Firenze 1963, pp. ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] improvvisamente le relazioni con Duveen (nel 1939 scrisse in una lettera che i suoi guadagni erano venuti meno poiché aveva interrotto i riferirsi che in piccola parte le variazioni apportate agli elenchi pubblicati in quest'ultimo libro. Il B ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] L., in una lettera al committente del 22 apr. 1649, chiedeva scusa per il ritardo facendo riferimento agli altri suoi impegni ( 93; E. Concina, Parva Jerusalem, in La città degli ebrei: il ghetto di Venezia, architettura e urbanistica, Venezia 1991, ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] cui aderì formalmente con una lettera a Tzara del 5 gennaio pp. 32-39; R. De Felice, Storia degli ebrei ital. sotto il fascismo, Torino 1961, p. 47 Roma 1984 (vedi anche la recensione di G. Gioberti agli ultimi tre titoli in La Nottola, IV [1985], 2 ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] senza farne il nome, in una lettera scritta al fratello Sansone (Aghib Levi 1954, pp. 347 s.; Id., Quattro maestri ebrei della pittura moderna italiana, in Scritti in mem. Chiesa, L'arte moderna dal Neoclassicismo agli ultimi anni, Milano 1968, pp. ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] . Giovannino che suona lo zufolo agli Uffizi, la Sacra Famiglia di 1571 sistemò il ghetto degli ebrei (non più esistente), nel d'ingegneri, Torino 1874, pp. 571-577; P. Minucci Del Rosso, Una lettera ined. di B. B., in Arte e storia, V (1886), n. 20 ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] tra gli amici i nuovi esiti della pittura francese.
Da una lettera di C. Banti a A. Cecioni, del 2 ott. n. 203), è probabilmente riferibile agli anni attorno al 1864 (Galleria (1946), pp. 210 s.; G. Bedarida, Ebrei d'Italia, Livorno 1950, pp. 138 s ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] di G. B. Martini, Lettera famigliare intorno l'inondazione di Verona città di Mantova; illuminazione del Ghetto degli Ebrei di detta città, stampato a Verona da di A. R. Mengs, ora agli Uffizi, che lasciò l'effigiato piuttosto insoddisfatto ...
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D'ANNA, Vito
Maria Grazia Paolini
Figlio di Giuseppe, ricco costruttore di carrozze, e di Rosalia Coppolino, nacque a Palermo il 14 ott. 1718 (Giuliana Alajmo, 1949, p. 8). Come risulta dal contratto [...] , rappresentava Mosè e gli ebrei nel deserto. Nello stesso anno collaborazione - contornato agli angoli da figure M. Bertini, Estratti da vari autori antichi e mod. intorno alla st. letter. e alle belle arti in Sicilia [sec. XIX], p. 271; Ibid., ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...