Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] ad altre che condividono tale caratteristica e che vengono generalmente associate con la rinascita della natura dopo il letargo (la 'morte') invernale. Quella delle divinità risorgenti è una categoria ben rappresentata in quasi tutte le culture del ...
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Critico e scrittore polacco (Wierzbno, Cracovia, 1876 - Bydgoszcz 1967). Assai attivo come drammaturgo, fu autore di una vasta e poliedrica produzione critica, tesa a rivalutare la specificità della letteratura [...] polacca. Per i suoi scritti critici e memorialistici (Sto jedenaście dni letargu "Centoundici giorni di letargo", 1965; Rozmowy z samym sobą "Conversazioni con me stesso", post., 1970) è considerato un maestro dello stile saggistico. ...
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Scrittore svedese (n. Swan River, Manitoba, 1931 - Uppsala 1992). Partecipe al dibattito culturale e politico della nazione, nei primi romanzi (Eremitkräftan "Il paguro", 1962; Prästkappan "Il mantello [...] serie dedicata all'immaginaria comunità di Hedeby (Åminne "Memoria del fiume", 1970; Stenfågel "Uccello di pietra", 1973; Vinteride "Letargo invernale", 1974) e con la tetralogia di Samuel (Samuels bok "Il libro di Samuele", 1981; Samuels döttrar "Le ...
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Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1906 - Cannes 1949), secondogenito di Thomas. Personalità di spicco nella pubblicistica antifascista, costretto all'esilio, nelle sue opere, spesso sostanziate di autobiografismo, analizzò i [...] , in inglese; vers. tedesca 1948). Prima di togliersi la vita lanciò un appello a tutti gli intellettuali d'Europa nel saggio Die Heimsuchung des europäischen Geistes (1949), incitandoli al suicidio per scuotere il vecchio continente dal suo letargo. ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] carattere intimo, "das innere Wesen", della città, gli elementi di riscatto nazionale in mezzo al silenzio e al letargo del presente. Frequentò i circoli dei poeti romani che, nell'articolo Poeti romani contemporanei uscito sull'Allgemeine Zeitung il ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] e occultamento. Si tratta di un territorio completamente dimenticato, fatto riemergere solo alla fine del 20° sec. dal letargo delle biblioteche secentesche.
Lo stesso si può dire per l'ampio settore della predicazione, invero trattato anche in tempi ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] adoperati nella sua restaurazione. […] Parve al primo giunger nell'isola del principe aragonese scosso dal suo lungo letargo il popolo siciliano, e sollevato a migliori speranze, e delle sue fortune occupatosi, mostrò cupidissimamente di volersi ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] neppure interno... L’uomo... allora non ha propriamente pensieri, non sa neppur bene la causa del suo dolore; egli è in una specie di letargo; se piange (e l’ho osservato in me stesso), piange come a caso, e in genere, e senza saper dire a se stesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] invernale che riflette l’algida natura della scienza, con la sua «aria tersa», la «rigida vigilanza» e il «tranquillo letargo dei sensi» indotto dal contesto «incorruttibile e casto» (Furor mathematicus, 1950, p. 10). Fu insomma una decisa opzione ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] sloveno Ivan Cankar aveva narrato la biografia di un intellettuale che vuole scuotere il suo popolo dal suo torpido letargo, ma comprende che l'unico modo per farlo veramente è quello di mescolarsi in esso partecipando direttamente della sua ...
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letargo
s. m. [dal lat. lethargus, gr. λήϑαργος, comp. di λήϑη «oblio» e ἀργός «inerte»] (pl. -ghi). – 1. a. In biologia, periodo di vita latente trascorso da animali diversi (soprattutto vertebrati omeotermi) in seguito a condizioni ambientali...
letargia
letargìa s. f. [dal gr. ληϑαργία, lat. lethargĭa; v. letargo]. – 1. In medicina, stato di sonno patologico profondo, spesso invincibile, durante il quale si ha atonia muscolare e perdita della sensibilità; può essere causato da isterismo...