Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] del poema della romanità augustea non dimenticherà facilmente d'aver veduto gli eroi artefici di quella gloria andare lungo la riva del Lete, il fiume dell'oblio, per gli omerici campi fioriti d'asfodelo. E tornerà con la mente all'altro grande libro ...
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LOREDAN, Francesco
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 9 febbr. 1687, da Andrea di Leonardo del ramo di S. Vidal e da Caterina di Antonio dei Grimani dei Servi.
Della prestigiosa famiglia, che aveva dato [...] , e poi finalmente accaduta". Altri poemetti narrarono l'incontro del L. con Caronte, che si rifiutava di fargli traversare il Lete perché "corbellato" in passato dal doge, sempre sul punto di morire. Nel testamento il L. ricordava che nel 1726 aveva ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate a nuovi corpi. Anche divinità femminile,...
leteo
letèo agg. [dal lat. Lethaeus, gr. Ληϑαῖος]. – Del Lete: il fiume l.; la riva l.; i gorghi l.; una bella ninfa giù del colle Viene alla ripa del l. lavacro (Ariosto); e riferito al Lete come simbolo del passaggio dalla vita alla morte:...