Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] Cocytum quicquid homines in luctum lacrimasque compellit " con If XXXIV 36 e 52 ss. o, ancora, la definizione che M. dà del Lete con le accuse di Beatrice e il pentimento di D. prima dell'immersione nel fiume, Pg XXX e XXXI). Altrettanto seducente è ...
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vestigio
Bruno Bernabei
Per la morfologia, accanto al plur. vestigi (solo in Cv IV VII 7), sono da ricordare i plur. vestigie, vestige e vestigge (solo in Pg XXXIII 108, per probabili ragioni di rima), [...] , / qual fummo in aere e in acqua la schiuma; Pg XXVI 106 Tu lasci tal vestigio / ... in me, e tanto chiaro, / che Letè nol può tòrre né far bigio (parole di Guinizzelli a D.); qui, contestualmente, " signum amoris " (Benvenuto; così il Buti e altri ...
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erba
Enrico Malato
Usato in forme e con valori diversi, e anche in locuzioni proverbiali, il sostantivo ha, tra i nomi comuni, uno dei più elevati indici di frequenza nel lessico dantesco.
Nel senso [...] IX 11 vinto dal sonno, in su l'erba inchinai / là 've già tutti e cinque sedavamo; XXX 77 Li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte [il Lete]; / ma veggendomi in esso, i trassi a l'erba; Rime CI 28 ond'io l'ho chesta in un bel prato d'erba (e v. anche ...
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rimuovere [partic. pass. rimosso, remoto / rimoto; le forme non dittongate per latinismo o influenza lirico-siciliana]
Bruno Bernabei
Il verbo è documentato in tutte le opere di D. (una volta nel Fiore, [...] (" traxit me ad immortalem per longam scalam contemplationis ", Benvenuto). Cfr. anche l'uso passivo di r., in If XIV 138 Letè vedrai... / là dove vanno l'anime a lavarsi / quando la colpa pentuta è rimossa: " quando sono purgate nelle pene del ...
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freno
Alessandro Niccoli
Il sostantivo ricorre abbastanza frequentemente nella Commedia (14 volte); nel Convivio è usato 5 volte (sempre in senso figurato), e due nelle Rime.
Con l'accezione propria [...] 've passò Serse, / ancora freno a tutti orgogli umani, / più odio da Leandro non sofferse / ... che quel [il Lete] da me perch'allor non s'aperse. Effettivamente, come osserva il commentatore, f. " può, concettualmente e grammaticalmente, riferirsi a ...
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glielo, gliene (glile; gline; li le; lel; len; lien)
Riccardo Ambrosini
1. Alle grafie continue dei nessi pronominali corrispondenti agli attuali " glielo " e " gliene ", ovunque accolte dagli editori, [...] accettabile l'invariabile gliele); XXXIII 149 " ...aprimi li occhi ". E io non gliel'apersi; Pg XXXIII 123 ché l'acqua del Letè non gliel nascose; Pd XXVIII 138 ché chi 'l vide qua sù gliel discoperse.
3.1. Nel Fiore sono attestati gliele (CXCI ...
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tenere (tenire)
Alessandro Niccoli
Vocabolo di notevole frequenza, presente in tutte le opere compresi il Fiore e il Detto.
Quanto alla morfologia, è da rilevare l'alternanza di forme con nesso palatale [...] dal Bornio: 'l capo tronco tenea per le chiome, / pesol con mano (XXVIII 121); quando Matelda suggerisce a D. immerso nel Lete di aggrapparsi a lei, dicea: " Tiemmi, tiemmi! " (Pg XXXI 93); Fiore LXVII 6 istanotte ti tenni... / intra le braccia, e ...
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Lemaire de Belges, Jean
Felice del Beccaro
Umanista e poeta francese (Bavay 1473 - ivi 1525 circa). Scarse sono le notizie biografiche di L. de B. e non vanno, comunque, oltre il 1515. Visse presso [...] che l'Amant vert compia, guidato da Mercurio, un viaggio nell'aldilà, comprendente la discesa nel Tartaro e l'immersione nel fiume Lete nonché la visita ai Campi Elisi.
Al ritorno dall'Italia, L. de B. compose una sorta di romanzo storico misto di ...
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conchiudere [conchiudesse, I singol. imperf. cong.]
Fernando Salsano
Ha il significato di " raccogliere . ", " riassumere ", in Pd XXX 17 Se quanto infino a qui di lei si dice / fosse conchiuso tutto [...] ne la tua voglia (il fatto che D. non ricordi il suo straniarsi da Beatrice ne dimostra la colpevolezza, in quanto il Lete gli ha dato appunto l'oblio delle colpe); Pd XXIV 94 è silogismo che la m'ha conchiusa / acutamente (quella del sillogismo ...
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sorridere
Domenico Consoli
Il verbo non si discosta sostanzialmente, per quanto riguarda il significato, dai valori registrati sotto la voce ‛ ridere ' (v.): del resto l'equivalenza semantica del riso [...] alle misure dell'ultraterreno: " E se tu ricordar non te ne puoi ", / sorridendo rispuose, " or ti rammenta / come bevesti di Letè ancoi... " (Pg XXXIII 95); S'io fui del primo dubbio disvestito / per le sorrise parolette brevi, ecc. (Pd I 95 ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate a nuovi corpi. Anche divinità femminile,...
leteo
letèo agg. [dal lat. Lethaeus, gr. Ληϑαῖος]. – Del Lete: il fiume l.; la riva l.; i gorghi l.; una bella ninfa giù del colle Viene alla ripa del l. lavacro (Ariosto); e riferito al Lete come simbolo del passaggio dalla vita alla morte:...