nascondere [partic. pass. nascosto e nascoso]
Freya Anceschi
Nelle 47 occorrenze, incluse quelle del participio passato con valore di aggettivo, dedotte dalle ultime edizioni critiche (un certo numero [...] 'Inferno; quella [acqua], che nulla nasconde (XXVIII 30: l'assoluta limpidità delle acque lascia trasparire perfettamente il fondo del fiume Lete); La mia letizia mi ti tien celato / che mi raggia dintorno e mi nasconde (Pd VIII 53; cfr. anche XXI ...
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Leandro
Clara Kraus
. Personaggio mitologico. Giovinetto greco di Abido, città della Misia, che innamorato di Ero, una fanciulla di Sesto, sulla costa tracia, ogni notte attraversava a nuoto l'Ellesponto [...] odio da Leandro non sofferse l'Ellesponto per le sue mareggiate, che ne rendevano impossibile l'attraversamento (cfr. Ovidio Her. XVIII 139 ss.), di quanto era odiato dal poeta il Lete che per tre passi (v. 70) gl'impediva di accostarsi a Matelda. ...
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bruno
Lucia Onder
. " Di colore scuro, in varie tonalità sino al nero ": riferito all'onda dell'Acheronte (If III 118; al v. 98 livida), al ramoscello che si macchia di sangue nella selva dei suicidi [...] In contrasto con il chiarore circostante appare bruna / per la distanza (If XXVI 133) la montagna del Purgatorio e l'onda del Lete, limpidissima ma bruna bruna (XXVIII 31) perché scorre nell'ombra.
" Buio ", " tenebroso " è l'aere (If II 1) dopo il ...
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Sesto
Adolfo Cecilia
Antica città della Tracia, posta nel punto ove più stretto è il braccio di mare che separa l'Asia dall'Europa, di fronte alla città asiatica di Abido.
Famosa per la leggenda del [...] ricordato l'impresa di Serse (vv. 71 ss.), dice che l'Ellesponto non fu tanto odiato da Leandro quanto egli odia il Lete, che non si apre per consentirgli di giungere fino a Matelda: ma Elesponto, là 've passò Serse, / ancora freno a tutti orgogli ...
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saldo
Fernando Salsano
Vale " fermo ", " che non si muove ", in Pg XXXI 120 li occhi... pur sopra 'l grifone stavan saldi: gli occhi di Beatrice non si distolgono dal grifone-Cristo, che in essi si [...] 124 L'acqua che vedi... / esce di fontana salda e certa, la qualità della costanza o fermezza è attribuita alla fonte del Lete e dell'Eunoè, in quanto non muta il suo flusso come fanno le sorgenti terrene (come fiume ch'acquista e perde lena, v ...
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bigio
Amedeo Quondam
Sempre in rima; ha il significato di " color della cenere ", " scuro ", " grigio ", in If VII 104 L'acqua era buia assai più che persa; / e noi, in compagnia de l'onde bige, / intrammo [...] senso figurato, riferito a un ricordo che nulla potrà cancellare o affievolire, offuscare: al ricordo di sé che D. lascia in Guido Guinizzelli: Tu lasci tal vestigio, / per quel ch'i' odo, in me, e tanto chiaro, / che Letè nol può tòrre né far bigio. ...
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MATESE, Monte (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
È un massiccio calcareo spettante all'Appennino Campano, il quale si allunga da NO. a SE., a figura di quadrilatero, circoscritto abbastanza nettamente [...] tradizioni e consuetudini di vita speciali, che vengono rapidamente abbandonando.
Bibl.: C. Colamonico, Genesi della valle del Lete nel Matese, Firenze 1923; id., Matese, Milano 1928; id., Tracce glaciali sul Matese, Napoli 1930; G. Dainelli ...
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Della Casa, Giovanni
Michele Messina
Letterato (Firenze, o Mugello, 1503 - Montepulciano 1556); nei suoi scritti sentì il mondo dantesco lontano dall'ideale di sereno equilibrio che è alla base della [...] persino a dire che " forse meritò alcun biasimo la nostra Beatrice, quando disse: L'alto fato di Dio sarebbe rotto / se Lete si passasse e tal vivanda / fosse gustata senza alcuno scotto / di pentimento [Pg XXX 142-145]; ché, per avviso mio, non ...
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bere [bee, III singol. pres. indic.; bei, II singol. pres. cong.; bea, III singol. pres. cong.]
Freya Anceschi
Nel significato proprio, il verbo è transitivo solo in Fiore LXXXIX 2 preziosi vini vanno [...] (come nel latino haurire), in senso proprio e figurato. In Pg XXXIII 96 or ti rammenta / come bevesti di Letè ancoi, è presente la sfumatura ironica del traslato, in quanto l'ingestione di tale liquido comporta dimenticanza del male passato ...
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coscienza (conscienza)
Bruna Cordati Martinelli
Il termine appare nell'opera di D. una prima volta in Cv I II 7 che non li incontra sanza maliziata conscienza; si tratta dell'uomo che è indotto a lodare [...] Pg III 8, XIII 89, XIX 132, XXVII 33; in Pg XXXIII 93 né honne coscïenza che rimorda, D., appena bevuto del Lete, non ricorda più i suoi peccati, e questa sua recuperata innocenza provoca la rassegnata osservazione di Beatrice: e se dal fummo foco s ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate a nuovi corpi. Anche divinità femminile,...
leteo
letèo agg. [dal lat. Lethaeus, gr. Ληϑαῖος]. – Del Lete: il fiume l.; la riva l.; i gorghi l.; una bella ninfa giù del colle Viene alla ripa del l. lavacro (Ariosto); e riferito al Lete come simbolo del passaggio dalla vita alla morte:...