Repubblica
(gr. Πολιτεία; lat. Res publica) Dialogo di Platone. Vi si teorizza lo Stato ottimo, inteso come realizzazione dell’armonica convivenza basata sulla giustizia, la quale è a sua volta analizzata, [...] destinata a reincarnarsi in base alla scelta di vita futura compiuta allorché, terminata la propria purificazione, beve nel fiume Lete, in quantità variabile in relazione al grado di conoscenza che ha raggiunto, e torna a trascorrere una vita terrena ...
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grecismi
Bruno Migliorini
Le parole di origine greca che appaiono nelle opere di D. erano nella massima parte già correnti nell'uso popolare o dotto del suo tempo; qualcuna soltanto è stata attinta [...] (accento dubbio), Semiramìs, Parlìs. Per i nomi in vocale citiamo Antigonè, Caliopè, Climenè, Deifilè, Ismenè, Penelopè, Semelè; Eunoè, Letè; Cliò e forse Clotà. Obbediscono a questa regola anche i nomi comuni idropesì (If XXX 52) e poesì (Pg I 7 ...
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PROPERZIO
Ettore Bignone
. Poeta latino, nato tra il 47 e il 46 a. C., morto circa il 16 o il 15 d. C. Dei tre nomina, ne conosciamo solo due: Sextus Propertius; il terzo, Aurelius, dato dai codici, [...] veste bruciacchiata dal rogo, il berillo dell'anello avvampato dall'alito ardente della fiamma, allividite le labbra dall'onda del Lete. I rimproveri appassionati della gelosia e dell'orgoglio di essere l'unica amata, l'ansia di vivere ancora sulla ...
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vergogna
Antonietta Bufano
Luigi Vanossi
Una prima, generica definizione della v. si legge in Cv III VIII 10, dove D., sulla traccia della partizione aristotelica, enumera le sei passioni [intese come [...] più forte... (XXXI 43: si ricordi il passo di Cv IV XXV 10, citato). Soltanto più tardi, dopo l'immersione nel Lete e la conclusione della prodigiosa vicenda del carro della Chiesa, Beatrice si rivolge al poeta con tranquillo aspetto (XXXIII 19) e lo ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] di vedrai, in genere con funzione introduttiva di annunci da parte delle guide dantesche: vedrai le genti dolorose (If III 17); Letè vedrai (XIV 136); Tu vedrai Anteo (XXII 100); omai vedrai di sì fatti officiali (Pg II 30); tu la vedrai di ...
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là (lae)
Mario Medici
L'avverbio dimostrativo è ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi. Della forma epitetica ‛ lae ' si ha un caso solo, nella locuzione in qua e in lae, in Cv IV [...] una voce che cantava / di là, oltre, dall'altra parte della fiamma; XXX 107 colui che di là piagne, dall'altra parte del fiume Lete. Un caso in Pd I 43 con il valore di " nell'emisfero del Purgatorio ": Fatto avea di là mane e di qua sera / tal ...
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Paradiso terrestre
Andrea Ciotti
terrestre. Nel concetto di D. il P. terrestre si configura, secondo la tradizione biblica, quale luogo di delizie in un originario stato primitivo di purezza e di felicità, [...] processione e la rappresentazione dei riti simbolici che ne contrappuntano il primo novello insegnamento a D., nel duplice lavacro in Lete e in Eunoè, il momento risolutivo della riconquista di quella vocazione di grazia che rende D. veramente puro e ...
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sete
Antonio Lanci
Federigo Tollemache
Il sostantivo ricorre solo nel Convivio e nella Commedia, specie nel Purgatorio e nel Paradiso.
Il senso proprio di " bisogno di bere " è documentato in If XXX [...] di sé, di sé asseta... (cfr. il già citato Eccli. 24, 29). L'acqua simboleggiando il sapere, D. deve berla dal Lete per dimenticare ciò che va dimenticato (Pg XXVIII 121-133, XXXI 100-102) e dall'Eunoè per ricordare quanto giova sapere (XXXIII 138 ...
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conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] far dimenticare al penitente tutti i suoi errori, Matelda, simbolo della natura umana restaurata, gli fa prendere un bagno nel Lete, adoperando la formula del salmo penitenziale (50,9): " Adsperges me hysopo, et mundabor; / lavabis me et super nivem ...
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Correlazione fra organismo ed ambiente, tale da consentire l'esercizio delle singole funzioni, in modo proficuo all'organismo, sia nei riguardi delle condizioni generali d'esistenza, sia in quelli delle [...] dannoso od anche decisamente utile. Le Typhlocharis sono gamberelli ciechi, viventi altrettanto bene in certe caverne (Lete, penisola Salentina) quanto in acque scoperte (Tiberiade). La teoria delle mutazioni conduce ad ammettere un preadattamento ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate a nuovi corpi. Anche divinità femminile,...
leteo
letèo agg. [dal lat. Lethaeus, gr. Ληϑαῖος]. – Del Lete: il fiume l.; la riva l.; i gorghi l.; una bella ninfa giù del colle Viene alla ripa del l. lavacro (Ariosto); e riferito al Lete come simbolo del passaggio dalla vita alla morte:...