Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] Française risale al 1694, quello della Real Academia Española al 1726-1739; ancora successivi quelli inglese e tedesco; ➔ lessicografia) e che lingue come l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo presentano differenze molto più cospicue dell ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] , Bologna, il Mulino.
Arcangeli, Massimo (2001), La lingua imbrigliata. In margine al politicamente corretto, «Studi di lessicografia italiana» 18, pp. 285-305 (rist. con il titolo Globalizzazione e pensiero unico: il «politically correct», in ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] ), I dialetti e la dialettologia in Italia (fino al 1800), Tübingen, Narr.
Danzi, Luca (2001), Lingua nazionale, lessicografia milanese. Manzoni e Cherubini, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Del Puente, Patrizia (2008), A.L.Ba. (Atlante linguistico ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] del veronese A. Cesari, contraria a ogni rinnovamento e a ogni contatto con le altre lingue, e quella di altri lessicografi, che si potrebbero ritenere più moderati e tolleranti. Del primo e più folto gruppo si ricorda il Lessico della corrotta ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...]
La Crusca, con l’autorevole vocabolario del 1612, ristampato due volte nel XVII secolo e un’altra nel XVIII (➔ lessicografia), invertì la tendenza: Firenze riebbe la piena autorità normativa; a conferma di ciò, vediamo realizzata a Firenze nel XVII ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] modello di dizionario del tutto nuovo in Italia e che sarebbe stato messo ampiamente a frutto dal Petrocchi e da altri lessicografi successivi. Conviene leggere senz’altro un lemma:
Dondolare, v. intr. Di cosa ritta o appesa, un capo della quale si ...
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lessicografia
lessicografìa s. f. [der. di lessicografo]. – 1. Scienza e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al lessico di una lingua o di un dialetto o di un gruppo...
lessicografico
lessicogràfico agg. [der. di lessicografia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la lessicografia: studî, spogli l.; attività l.; opere l.; la tradizione l.; avere esperienza lessicografica. 2. In matematica, ordinamento l., ogni...