La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] nei centesimi austriaci) e spriz «vino con acqua minerale», che compie un lungo percorso, fino a entrare nel lessico italiano contemporaneo.
Tipicamente veneziana è la realizzazione di /l/ tra vocali, detta evanescente (dorso-palatale rilassata). Il ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] , nella tradizione degli atlanti linguistici ed etnografici e presenta un impianto modulare organizzato su singole sezioni del lessico, indagate con questionari settoriali e con il metodo della conversazione guidata a partire da domande stimolo. La ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] l’italiano. Le influenze che l’italiano esercita nei confronti del tedesco sono costituite principalmente da interferenze nel lessico, sotto forma di prestiti ‘di necessità’ legati alla sfera burocratico-giuridica, ma anche a referenti connessi alla ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] venti-trent’anni), il cui dialetto è simile a quello dei rom vlax, con diversi esiti fonologici, e soprattutto con un lessico privo di prestiti romeni, ma con molti lessemi slavi.
Non è possibile né utile determinare oggi (perché troppo fluida) la ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] ‹u›, abbandonata del tutto solo in anni recenti), nella sintassi (la frequente collocazione del verbo alla fine) e nel lessico (dove abbondano i latinismi).
Come ricorda Nencioni (1993: 57-58), l’uso dell’italiano inizia col primo Ottocento nell ...
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Il tabarchino è un dialetto ligure parlato da circa 10.000 persone nell’Arcipelago Sulcitano a sud ovest della Sardegna: a Carloforte, centro dell’isola di San Pietro, e a Calasetta, su Sant’Antioco.
Il [...] comunque presenti anche in tabarchino, dalla caduta di [r] intervocalica al passaggio [ŋn] > [ŋ] (Toso 2004b). Anche il lessico (Toso 2004a) è orientato sul genovese moderno: all’interno di esso spiccano i prestiti diretti dall’arabo (limitati ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] diretto animato è ovunque introdotto dalla preposizione a: chjama à Marianghjula, chjama à calchissia «chiama qualcuno».
Per il lessico si segnala la presenza di ➔ geosinonimi che si spartiscono il territorio: il tipo lessicale latino cane occupa l ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] 1896), Fonetica del dialetto reatino, ora per la prima volta studiata sulla viva voce del popolo. Aggiuntovi un piccolo lessico e alcuni saggi dialettali antichi e moderni, Torino, Loescher, 1896 (rist. anast. Rieti, Cassa di Risparmio di Rieti, 1976 ...
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L’area abitata dagli slavi alpini, un tempo più estesa verso ovest, è attualmente ristretta alla fascia di confine con la Slovenia, nella parte orientale del Friuli-Venezia Giulia (fig. 1). La colonizzazione [...] . Dopo l’unione all’Italia, l’influenza dell’italiano, accanto al friulano, divenne evidente, soprattutto nei settori del lessico politico-amministrativo e tecnico. Solo dopo la seconda guerra mondiale però l’italiano comincia a svolgere un ruolo ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. Presenta inoltre un certo numero di caratteri dalla diffusione areale più circoscritta, quando non tipicamente piemontesi.
Sotto il profilo fonetico si possono citare, tra quelli non pansettentrionali, ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).