Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] (1505, 1530).
Nei due secoli qui trattati gli ambiti d’uso del volgare si estendono e di conseguenza il lessico si amplia, attraverso vari canali. Da parte degli scriventi toscani si ha un ininterrotto ricorso alla propria competenza nativa, che ...
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Vepsi Popolazione ugrofinnica, stanziata nel territorio compreso fra le rive occidentali del Lago Onega e i corsi dello Svir´ e dell’Ojat´. Pur conservando nel folclore e nelle credenze tracce dell’antica [...] totale dell’armonia vocalica e l’apocope delle vocali finali originarie; nella morfologia, l’uso fortemente limitato dei suffissi possessivi; nel lessico la presenza di molte voci russe, mutuate in tempi diversi ma soprattutto tra 19° e 20° secolo. ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] meno per quanto attiene alla sintassi e per talune innovazioni lessicali (vedi oltre). Per altro verso (a causa di un lessico in larga parte di origine slava), il romeno è un’altra lingua relativamente distante dal latino.
Alla stessa maniera sarebbe ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la frase, esprimendo le relazioni per mezzo di preposizioni invece dei casi, di verbi ausiliari invece di forme verbali sintetiche.
Nel lessico si ha: la propensione a sostituire parole brevi con altre più ‘corpose’ (per es., bucca in luogo di ōs ecc ...
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hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti [...] usato nelle campagne tra Ambala e Bijnaur. Le parlate h. hanno una struttura grammaticale assai semplificata; nel lessico invece presentano una ricchezza notevole: come in altre lingue neoindiane, accanto al patrimonio ereditato dalla corrispondente ...
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Valloni Popolazione della metà sud-orientale del Belgio, di lingua francese. I V. costituiscono uno dei due elementi etnici, linguistici, culturali e politici del Belgio, di contro ai Fiamminghi (➔ Belgio). [...] in comune alcuni tratti fonetici. Si distingue all’interno dei dialetti francesi per spiccati caratteri di conservatività. Il lessico è caratterizzato da una grande quantità di elementi germanici.
Comunità evangelica dei V. Comunità fondata al tempo ...
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tibeto-birmane, lingue Lingue parlate nell’area compresa tra il Tibet a N, il Myanmar a S, il Baltistan a O, e a E le province cinesi di Sichuan e Yunnan; formano il gruppo occidentale della famiglia [...] astratti e la tendenza a una precisa determinazione di persone, oggetti e fatti, da cui consegue una grande ricchezza del lessico. Altri tratti caratteristici sono la mancanza della categoria del genere e spesso anche del numero; la mancanza di una ...
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ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la [...] come lingua letteraria e poi divenne lingua ufficiale dello Stato d'Israele. Fonologia, morfologia e sintassi dell'e. moderno sono restate simili a quelle antiche, mentre il lessico ha subito in parte aggiornamenti e infiltrazioni. (➔ anche Ebrei) ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] etimologica permette di asserire che l’eredità latina ne costituisce più dei due terzi e, se ci si limita al lessico fondamentale (dunque, di maggiore frequenza), ci si approssima al 100%.
Ciò non significa ovviamente che esso sia un blocco uniforme ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] canna «fastidio in gola» o rociuliare per gli scalini «scivolare rovinosamente». Oggi è più raro che qualcuno adotti un lessico interamente dialettale credendo di parlare in italiano, mentre è diffuso il ricorso a forme del dialetto o dell’italiano ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).