Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] la materia in un contesto alto. L’elevazione determinò la nascita di una trattatistica volgare e lo sviluppo di un lessico tecnico, di registro medio-alto, diffuso a livello nazionale e così maturo alla fine del Cinquecento da estendersi anche in ...
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Filologo (Kollmen, Wurzen, 1750 - Breslavia 1822), autore di numerose edizioni di testi greci e di un lessico greco-tedesco (1797-98), rielaborato poi da F. Passow. ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] a lungo termine dove è contenuta la rappresentazione ortografica delle parole lette o scritte in precedenza (v. oltre). l lessici di uscita sono infine connessi con sistemi di memoria a lungo termine, i buffer fonologici e ortografici, che mantengono ...
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Grammatico greco (1º sec. a. C.), scrittore di critica, lessicografia, dialettologia; ci restano frammenti di un suo lessico dei comici e di una raccolta di poesia bucolica. È padre del grammatico Teone. ...
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Filologo classico (Groninga 1685 - Leida 1766), prof. di greco a Leida (dal 1740). Curò l'edizione del Lessico onomastico di Polluce (1706), dei dialoghi di Luciano (1708 e 1732) e del Pluto di Aristofane [...] (1744) ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] edited by P.M. Vogel & B. Comrie, Berlin - New York, Mouton de Gruyter, pp. 3-45.
Casadei, Federica (2003), Lessico e semantica, Roma, Carocci.
De Mauro, Tullio (200312), Vocabolario di base, in Id., Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere ...
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In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi). ...
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Lessicografo e poeta indiano, buddista, vissuto fra il 6º e il 7º sec. d. C. È autore dell'Amarakośa, lessico in versi che raccoglie e illustra circa diecimila vocaboli. ...
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PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si [...] diversi tipi di prestito.
• Prestito non adattato (o integrale), quando la parola o l’espressione straniera entra nel lessico così com’è, portando con sé anche la grafia e le caratteristiche grammaticali estranee alla lingua di arrivo: basti pensare ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] , come mostrano gli esempi relativi alla classe -e/-i.
Per le ragioni appena viste, un nome che entra nel lessico italiano deve ricevere l’indicazione di genere, indipendentemente dal fatto che questo sia reso evidente da una desinenza; la proprietà ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).