L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] e accresciuto da P. Fiorelli & T.F. Borri, Roma, ERI, 2010).
LIP 1993 = De Mauro, Tullio et al., Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri.
Accademia della Crusca (1982), La lingua italiana in movimento. Incontri del Centro ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] parlato, in quanto scritto e parlato – com’è noto ‒ si differenziano per aspetti sostanziali che riguardano la sintassi, il lessico, la testualità.
Questa tipologia distingue i testi orali in base al grado di formalità. È con questo criterio che è ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] un centro multiculturale ...
3.3.1Uso di lessico e strutture polisemiche. La lingua parlata è caratterizzata Editrice, pp. 96-114.
De Mauro, Tullio et al. (1993), Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri.
Giordano, Rosa & ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] tra Bruno e maestro Simone a proposito del nome inventato gumedra (VIII, 9, 35; Maraschio 1992: 138). Il lessico decameroniano offre materia per sostenere a carico di BH un impiego di elementi particolarmente connotati, assenti dalla tradizione ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] chiarezza» prevalgono sulle altre componenti tematiche e linguistiche proponendo una sempre più intensa e arrovellata analisi di sé: lessico e sintassi, più che mimare i tratti del parlato, si adeguano a ritmi ormai scopertamente saggistici fino a ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] a giudicare dalle lunghe serie di neoformazioni attestate dai dizionari di parole nuove e da tutti gli studi sul lessico contemporaneo (ad es., Dardano 2009: 120-121). La straordinaria produttività di -ista, almeno in parte dovuta alla diffusione del ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] , senza variazione; riferimento a norme generali), ma è usualmente un nonsense, di tipo moderato o radicale.
Nel nonsense moderato lessico e sintassi sono regolari, mentre la semantica è tautologica o comunque anodina:
(1) Oggi seren non è,
domani ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] questioni di potere. In questo caso i partecipanti devono adoperare un registro formale che impone loro un lessico particolare e continue modificazioni fonetiche delle parole pronunciate.
Letteratura
Antichità classica
O. greca. - Presso i Greci, l ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] meridionali.
Il n. si colloca in una posizione intermedia fra inglese e tedesco; più vicino al secondo per il lessico e la struttura sintattica, ha in comune con il primo una serie di caratteristiche morfologiche, quali la riduzione dei generi ...
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VOTIACHI
Arthur HABERLANDT
Carlo TAGLIAVINI
Giorgio PULLE'
I Votiachi appartenenti, assieme ai Permi e Sirieni, al gruppo ugro-finnico, contano circa 600.000 persone e sono stanziati alle sorgenti [...] e unico, p. es., im-nir propriamente "bocca-naso" = "viso"; nil-pi "ragazza, ragazzo" = "bambini, figliuoli". Il lessico contiene molti elementi di origine turca, parecchi dei quali risalgono all'antico ciuvasso (bulgaro-turco). Non manca neppure ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).