I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] Mauro (2005: 147-149) contengono dati sull’uso di ciascun prefisso e dettagli sulla diffusione della prefissazione nel lessico italiano contemporaneo.
Sebbene i prefissi formino una lista chiusa, al di là di un nucleo comune riconosciuto pressoché ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] ma anche Moldova, specie con riferimento alla nazionale di calcio), la Lituania e la Lettonia; termini già noti al lessico italiano, come testimoniano le grafie adattate (le prime attestazioni risalgono al 1800): accanto a questi, però, sono comparsi ...
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substandard In linguistica, si dice di ciò che non è conforme alla lingua standard, che contravviene alla norma assunta come modello in una comunità linguistica: tratti s. sono rappresentati per es. da [...] gli/le; che usato come connettivo polivalente ecc.), da coniazioni paretimologiche e formazioni di parole analogiche nel lessico (quali febbrite per flebite, tranquillizzanti per tranquillanti); varietà s., per es., sono l’italiano popolare, i gerghi ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] a coprire in modo sistematico ambiti molto vasti della disciplina. Fra le entità i cui termini compongono il lessico nomenclatorio non sussiste necessariamente un rapporto definito in maniera rigorosa; è sufficiente l’esistenza di un elemento di ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] . biometría; it. fitofago, franc. phytophage, ingl. phytophagous, ted. Phytophag, spagn. fitófago), distinguendosi dalle parole del lessico comune, che sono invece di solito caratterizzate da spiccate differenze nella forma e plurivocità di sensi. Il ...
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Linguista italiano (n. Cuneo 1972). Conseguito un dottorato di ricerca a Royal Holloway, università di Londra, ha insegnato nelle università di Birmingham, Granada, Londra e Torino, è professore di Storia [...] soprattutto allo studio degli stereotipi etnici e della costruzione linguistica della diversità. Ha pubblicato, tra l'altro: Lessico e alterità. La formulazione del diverso (2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] conosce l’autore soprattutto di termini che appartengono ai quei settori della lingua dov’è importante che il lessico abbia una struttura abbastanza chiara e una fisionomia semantica precisa; qui la conoscenza dell’onomaturgo consente di attribuire ...
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Vepsi Popolazione ugrofinnica, stanziata nel territorio compreso fra le rive occidentali del Lago Onega e i corsi dello Svir´ e dell’Ojat´. Pur conservando nel folclore e nelle credenze tracce dell’antica [...] totale dell’armonia vocalica e l’apocope delle vocali finali originarie; nella morfologia, l’uso fortemente limitato dei suffissi possessivi; nel lessico la presenza di molte voci russe, mutuate in tempi diversi ma soprattutto tra 19° e 20° secolo. ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] da Bally sul francese, in particolare su sintassi e lessico, è dunque un censimento ragionato di sinonimi con parole in un testo e quello che spetterebbe loro in un lessico medio. Ma i suggerimenti della teoria dell'informazione permettono anche di ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] meno per quanto attiene alla sintassi e per talune innovazioni lessicali (vedi oltre). Per altro verso (a causa di un lessico in larga parte di origine slava), il romeno è un’altra lingua relativamente distante dal latino.
Alla stessa maniera sarebbe ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).