Grammatico di Antinoupoli sul Nilo (4º sec. d. C.); scrisse una Crestomazia, miscellanea in trimetri giambici, di cui abbiamo in Fozio un riassunto, tratto da un'epitome in prosa. Si ha notizia di un altro [...] E., di Alessandria (5º sec. d. C.), autore di un lessico e di altre opere retoriche. ...
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Ebraista (n. Zamora 1474 - m. 1531); rabbino convertito (1506), fu il primo prof. di ebraico a Salamanca, curò il testo ebraico e la traduzione latina del Targūm nell'ed. poliglotta complutense della Bibbia, [...] di cui compilò il dizionario e la grammatica ebraica. Un'altra grammatica, con lessico, un catalogo dei giudici, re, sacerdoti e profeti e una lettera agli Ebrei di Roma, dimostrando la venuta del Messia, pubblicò nel 1526. ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] tra il 1964 e il 1987; dal 1945, visto giustamente come anno d’inizio di un forte rinnovamento nel lessico (specie politico e tecnologico), muove il massiccio e documentato Dizionario del nuovo italiano di Claudio Quarantotto (1987; aggiornamento col ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] suffisso, uno dei tre tipi di affisso. Buona parte dei p. del lessico ordinario italiano è costituito da elementi prepositivi, già presenti nei corrispondenti composti latini, in forma identica o alterati per evoluzione fonetica: così a(d)-, ante-, ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] anglismi, introdotti massimamente nell’ultimo secolo e in genere non adattati, si fermano al 2,8%) e più del 7% del lessico di base (Lorenzetti 1998: 35). Il dato aumenta se si considerano anche i francesismi assunti dai dialetti e quelli usciti dall ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] quello italiano.
Proprio l’indoeuropeistica ha dimostrato che i nomi di parentela sono fra i più stabili e duraturi del ➔ lessico, sul piano sia formale sia semantico (Goody 1959), al punto che il «vocabolario della parentela, da solo, basterebbe a ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] . Una prima distinzione è quella tra significato lessicale e significato grammaticale, in base alla quale le parole che compongono il lessico di una lingua si distinguono in due grandi gruppi: le parole contenuto e le parole funzione. Mentre le prime ...
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PRESSAPPOCO O PRESS'A POCO?
La grafia corrente nell’italiano contemporaneo è pressappoco, con ➔univerbazione
mancano pressappoco due ore all’arrivo del treno
La grafia separata press’a poco è scarsamente [...] diffusa, anche se non priva di esempi letterari
gente che aveva press’a poco la sua età (N. Ginzburg, Lessico famigliare)
Press’a poco era quello il luogo dove il viottolo cominciava a dividersi (G. Piovene, Le stelle fredde).
VEDI ANCHE ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] lingua in cui sinonimia e polisemia sono caratteristiche naturali. I termini possono essere sostituiti con parole del lessico generale o con perifrasi, anche se di valore non completamente equivalente alle parole tecniche corrispondenti; oppure con ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] lingua italiana (➔ morfologia; ➔ composizione). Si tratta di morfemi lessicali (per lo più di origine verbale) tratti dal lessico delle lingue classiche al fine di essere utilizzati come elementi di terminologie tecnico-scientifiche, ma che per i ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).