Poeta ebreo (n. presso Poltava 1900 - m. Tel Aviv 1973). Compì gli studî in Russia e alla Sorbona di Parigi; nel 1921 si trasferì in Palestina, dove intraprese una fervida attività editoriale, pubblicando [...] grezze", 1960; Mi-shirey ha-prōzdōr ha-ārokh "Dai canti del lungo corridoio", 1968), la poesia, caratterizzata da un lessico che attinge dal quotidiano, esprime sia gli avvenimenti della realtà (i massacri avvenuti in Russia e le rivolte arabe contro ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la frase, esprimendo le relazioni per mezzo di preposizioni invece dei casi, di verbi ausiliari invece di forme verbali sintetiche.
Nel lessico si ha: la propensione a sostituire parole brevi con altre più ‘corpose’ (per es., bucca in luogo di ōs ecc ...
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CALCILLO (Calzillo, Calcilla, latinamente Calcilius o Chalcidius, forse in ricordo del commentatore platonico), Antonio
Giovanni Parenti
Nacque a Sessa Aurunca probabilmente sui primi del sec. XV. Della [...] latinorum interpretatione". Ora, se è pur difficile stabilire se il Maio sottraesse al C., di cui fu collega a Napoli, il Lessico, o se fosse questi a cederglielo, è però certo che dal confronto dei testi appare la diretta dipendenza del Maio dal ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] i limiti spingendo al massimo le possibilità di neologismo del lessico. La loro libertà si è trasformata in regola per Corti, Maria (2005), La lingua poetica avanti lo stilnovo. Studi sul lessico e sulla sintassi, a cura di G. Breschi & A. Stella ...
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Scrittore francese della Martinica (n. Fort-de-France 1953).Nel solco della tradizione letteraria propria delle Antille francofone, da A. Césaire a É. Glissant, ha scritto numerose opere narrative e saggistiche [...] ricostruita la storia della cultura meticcia e della lingua creola, nata fra gli schiavi delle piantagioni, fusione del lessico francese con le strutture sintattiche di lingue dell'Africa centrale e delle Antille. Anche nei romanzi sono privilegiati ...
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PEA, Enrico (App. I, p. 923)
Scrittore, morto a Forte dei Marmi l'11 agosto 1958.
Dopo il 1938 aveva pubblicato: Il trenino dei sassi, racconti, Firenze 1940; Solaio, storie di noi viventi, ivi 1941; [...] Lunigiana, Sarzana 1954; Peccati in piazza, romanzo, Firenze 1956.
Bibl.: U. Olobardi, Saggi su Tozzi e Pea, Pisa 1940; F. Chiappelli, Lessico di P., in Lingua nostra, sett. 1941; A. Borlenghi, E. P., Padova 1943; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, II e ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] la sua struttura logico-grammaticale (costruzione di frasi e parole), che deve restare inalterabile, e il «genio retorico», cioè lessico e stile, che può trasformarsi e ampliarsi in relazione all’evoluzione dei tempi e al progresso (Parte III, XIX ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] e dal Medioevo, poggia sul contenuto: un certo contenuto (naturale, o sociale) vuole lo stile corrispondente (quel certo lessico, quella certa onomastica, quella certa elocuzione), che si realizza attraverso un uso appropriato dell’ornatus e delle ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] Letteratura italiana. Storia e geografia, II, Torino 1988, pp. 256 s.; M. Montanile, Le parole e la norma. Studi sul lessico e grammatica a Napoli tra Quattro e Cinquecento, Napoli 1996, pp. 22-31; M. Riccucci, Il neghittoso e fier connubbio, Napoli ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] termini, il concetto di europeismo lessicale (➔ europeismi), di arcaismo, ecc., e altre più mirate alla componente grammaticale e al lessico dell’italiano che saranno messe a frutto sia dal poeta sia dal prosatore: si pensi all’impiego dell’ausiliare ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).