Critico letterario e giornalista italiano (Bologna 1882 - Lido di Camaiore 1964). Redattore del Giornale d'Italia dal 1907 al 1952, collaboratore di varî quotidiani (fra cui Il Messaggero) e periodici, [...] sua critica bada specialmente alla "sintassi" di uno scrittore, cioè alla sua capacità di trasfigurare la lingua e il lessico comuni in linguaggio poetico. Fra i suoi scritti: Pagine e idee, 1929; Introduzione alla letteratura di oggi, 1932; introd ...
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(pers. Urūmī´, od Orū´miyye; arabo Ū’rmiya) Città dell’Iran (583.255 ab. nel 2006), capoluogo della prov. dell’Azerbaigian Occidentale, a SO di Tabriz. Si è sviluppata in una delle più fertili regioni [...] e rappresentante uno stadio molto progredito dell’aramaico orientale; è stato profondamente influenzato, specie nella sintassi e nel lessico, dal curdo e dal turco, tanto da esserne talvolta irriconoscibile la pertinenza alle lingue semitiche. ...
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Sassofonista afroamericano (Kansas City 1920 - New York 1955). Dopo aver suonato con Jay McShann e in altre orchestre minori, dal 1942 si stabilì a New York, partecipando in varî locali alle sperimentazioni [...] una carriera da leader durante la quale P. stabilì i nuovi parametri stilistici del sassofono contralto, e più in generale un lessico e una sintassi destinati a formare una nuova generazione di jazzisti in tutto il mondo. La sua vita, consumata nel ...
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substandard In linguistica, si dice di ciò che non è conforme alla lingua standard, che contravviene alla norma assunta come modello in una comunità linguistica: tratti s. sono rappresentati per es. da [...] gli/le; che usato come connettivo polivalente ecc.), da coniazioni paretimologiche e formazioni di parole analogiche nel lessico (quali febbrite per flebite, tranquillizzanti per tranquillanti); varietà s., per es., sono l’italiano popolare, i gerghi ...
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STIELER, Kaspar
Giuseppe Zamboni
Poeta e filologo tedesco, nato a Erfurt il 2 agosto 1632, ivi morto il 24 giugno 1707. Dopo aver menato vita disordinata da studente in varie città e facoltà, dopo alcuni [...] libri di edificazione, manuali di epistolografia assai diffusi ancora nei primi decennî del sec. XVIII e un lessico: Der Teutschen Sprache Stammbaum und Fortwachs oder Teutscher Sprachschatz (Norimberga 1691).
In epoca recente sono state attribuite ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] a coprire in modo sistematico ambiti molto vasti della disciplina. Fra le entità i cui termini compongono il lessico nomenclatorio non sussiste necessariamente un rapporto definito in maniera rigorosa; è sufficiente l’esistenza di un elemento di ...
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passare [passe, II singol. indic. pres.]
Alessandro Niccoli
Presenta un numero abbastanza alto di occorrenze, distribuite in modo uniforme in tutte le opere: Vita Nuova 29; Rime 10; Convivio 20 (21 [...] 9 " rendé splendore / che passao per li occhi e 'l cor ferio ". Per un'esatta intelligenza dello sviluppo cronologico del lessico dantesco è perciò opportuno osservare come in quest'accezione p. ricorra solo nelle liriche e in un passo del Convivio ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] . biometría; it. fitofago, franc. phytophage, ingl. phytophagous, ted. Phytophag, spagn. fitófago), distinguendosi dalle parole del lessico comune, che sono invece di solito caratterizzate da spiccate differenze nella forma e plurivocità di sensi. Il ...
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pre-renziano
agg. Precedente alla fase in cui Matteo Renzi ha esercitato un forte richiamo sulla scena politica italiana.
• Del padrone archetipico, a cominciare dal physique du rôle, [Silvio] Berlusconi [...] gli seccava addirittura che chi lavorava nelle sue aziende fosse qualificato come suo «dipendente». Preferiva «collaboratore», nel lessico del Cavaliere, insomma, il padrone non esisteva proprio. Ma in quello della sinistra pre-renziana ancora sì ...
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Linguista italiano (n. Cuneo 1972). Conseguito un dottorato di ricerca a Royal Holloway, università di Londra, ha insegnato nelle università di Birmingham, Granada, Londra e Torino, è professore di Storia [...] soprattutto allo studio degli stereotipi etnici e della costruzione linguistica della diversità. Ha pubblicato, tra l'altro: Lessico e alterità. La formulazione del diverso (2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).