Poeta inglese (m. forse inizî sec. 13º), autore del poema epico Brut. Segue in gran parte fedelmente il poema omonimo di R. Wace, ma il Brut inglese è molto più lungo. Linguisticamente, è l'opera più importante [...] dell'inglese medio non solo per le leggende francesi e bretoni che contiene (tra cui quelle di re Lear e re Artù), ma anche per l'uso d'un ricchissimo lessico quasi esclusivamente inglese. ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] , pp. 325-361.
Serianni, Luca (1994), Panorama della lessicografia italiana contemporanea, in Atti del Seminario internazionale di studi sul lessico (Forlì - San Marino, 2-5 aprile 1992), a cura di H. Pessina Longo, Bologna, CLUEB, pp. 29-43.
Sessa ...
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Andrea Giussani
Abstract
Si espone la disciplina della connessione fra cause quale presupposto del cumulo e della riunione, anche in deroga alle norme sulla competenza e sul rito, nonché del litisconsorzio [...] dicesi connessione il rapporto fra più cause aventi in comune alcuni elementi identificativi – ossia le parti, e, nel lessico del codice, l’oggetto o il titolo (in quello dottrinale, petitum o causa petendi) –, ovvero in relazione di ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] ), samovar (1818), isba (1832), balalaika (1836), trojka (1842), vodka (1848), mir (1875), dacia (1877), ecc. Un altro segmento di lessico russo recepito in italiano è formato dai titoli di opere letterarie assunti a modulo e a stereotipo: basti qui ...
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compilatore
compilatore in informatica, programma che ha lo scopo di tradurre automaticamente in linguaggio macchina un programma scritto in linguaggio di programmazione ad alto livello, detto file sorgente [...] e della sua successiva traduzione in codice eseguibile da un computer. Per questa sua azione deve essere fornito di lessico e regole sintattiche del linguaggio di programmazione impiegato, in modo da poter analizzare le istruzioni che vengono immesse ...
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Poeta turco (Costantinopoli fine sec. 17º - ivi 1730), tra i maggiori esponenti del Lale Devri "epoca del tulipano" (1718-30), breve e aurea stagione conclusasi con la rivolta dei giannizzeri che segnò [...] di Nedīm. Fu custode della biblioteca del Gran Visir; cantò l'amore, il vino e l'allegria come dimostra nel suo Canzoniere, in turco e in persiano. Usò uno stile artificioso e un lessico persianeggiante, ma fu buon poeta nel genere ghazel e sharqī. ...
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Linguista svizzero, nato a Ginevra nel 1865, professore di linguistica all'università di Ginevra dal 1913. Allievo e successore di Ferdinand de Saussure, ne ha continuato l'opera svolgendone il pensiero [...] da lui chiamata "stilistica" - che studia gli elementi affettivi del linguaggio (particolarmente attivi nella sintassi e nel lessico) e che egli ha esposto nel Précis de stylistique (Ginevra 1905), nel Traité de stylistique franåaise (Heidelberg 1909 ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] ’unico nome corretto per ciascuna cosa (da lì l’uso di pubblicare dizionari detti nomenclatori; ➔ lessicografia). La ricerca di un lessico univoco dà vigore al mito del toscano vivo come dono di natura, che assicura ai nativi il possesso della lingua ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] 19862).
Il prevalere del nome sul verbo dà luogo a una varietà di procedimenti che si manifestano nell’ambito del lessico, della costruzione dei sintagmi, della frase e del periodo, non meno che nella punteggiatura (cfr. § 2).
Per quanto riguarda il ...
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Idioma germanico, discendente direttamente da alcuni dialetti nederlandesi parlati nella seconda metà del Seicento, quando un contingente nederlandese si stanziò al Capo di Buona Speranza. Tali dialetti [...] differisce dalla lingua madre per talune alterazioni fonetiche, morfologiche e sintattiche, e per la presenza nel suo lessico di numerosi prestiti, in special modo malesi, portoghesi, inglesi, ottentotti e bantu. Confinato dapprima all’uso familiare ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).