Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] lingua inventata deriva da un gioco con una lingua di partenza, di cui si riprendono fonetica, morfologia e a tratti anche lessico, ma con esiti semantici del tutto inediti. È il caso dell’italiano-sosia impiegato da Julio Cortázar in alcuni sonetti ...
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valore
Alessandro Niccoli
È uno dei termini-chiave della poetica di D. e fin dagli esordi si pone al centro del suo lessico. A contraddire questo giudizio non vale la limitatezza delle sue attestazioni: [...] della nobiltà che occupa tanto spazio nel IV trattato del Convivio.
Per motivi analoghi a quelli esposti, in quest'ultima opera il lessico della lirica d'amore è trasposto a celebrare la bellezza e la virtù di cui è dotata la Donna gentile: l'alto ...
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necessitare
Solo in Pd V 49, nella forma passiva: necessitato fu a li Ebrei / pur l'offerere. Questo termine, un hapax nel lessico di D., è presentato in alcuni settori della tradizione manoscritta come [...] alternativo a necessità (v.). L'espressione vale: l'offerta fu " resa necessaria " agli Ebrei dalla legge mosaica. Ma cfr. Petrocchi, Introduzione 228 ...
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Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO (v. vol. I, p. 582)
S. De Maria; P. Callieri
Architettura greca. Terminologia. - Il lessico architettonico greco indica l'a. coi termini - entrambi traslati - di [...] άψίς (con maggiore frequenza in età romana imperiale, anche nel linguaggio epigrafico) e di ψαλίς, che normalmente designa piuttosto la volta (al pari di καμάρα). L'oscillazione terminologica corrisponde ...
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Alighieri, Dante
Tutte le questioni relative all'opera di D. e alla sua divulgazione e fortuna, al pensiero politico e filosofico, al lessico, alla poesia, sono analiticamente svolte sotto le singole [...] voci. Per i ritratti antichi e moderni di D., vedi ICONOGRAFIA. Per i codici e le stampe, v. sotto le voci delle singole opere (COMMEDIA, CONVIVIO, ecc.). Per questioni di fortuna in ambiti specifici, ...
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Romanziere (Parigi 1922 - ivi 1991), nella sua opera è particolarmente sensibile il gusto della parola, la ricerca di un vocabolario mobilissimo, di un lessico nel quale prevalgono i termini dal significato [...] ambiguo, le espressioni a doppio senso. Tra i suoi romanzi si ricordano: L'Europe buissonnière (1949); Un singe en hiver (1959); L'humeur vagabonde (1961); Les enfants du bon Dieu (1963); Monsieur Jadis, ...
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NEOLOGISMI
Si definiscono neologismi le nuove parole (o espressioni ➔polirematiche) che da un certo momento in poi entrano a far parte del lessico di una lingua.
Possono essere forme completamente nuove, [...] oppure forme già esistenti che acquistano un diverso significato (neologismi semantici). Si pensi esempio al verbo finalizzare, attestato per la prima volta come parola nuova a metà Ottocento con il significato ...
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Glottologo svizzero (Wängi, Turgovia, 1882 - Zurigo 1952); prof. (dal 1922) di filologia romanza all'univ. di Zurigo. I suoi studî vertono soprattutto sul lessico delle lingue romanze e su aspetti geolinguistici. [...] Si ricordano le opere: Probleme der altromanischen Wortgeographie (1913); Mots français d'origine gauloise? (1927). Altre opere, tra cui l'atlante linguistico italo-svizzero (Sprach- und Sachatlas Italiens ...
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Popolazioni iraniche e indiane che parlano lingue della famiglia indoeuropea (Ari lingue arie). Queste offrono molti punti di somiglianza nella morfologia e nel lessico, tali che il complesso degli elementi [...] innovati e di quelli conservati potrebbe riassumersi in un sistema di lingua ricostruita, detto Ari ario comune.
Nella preistoria, i nomadi che portarono le lingue indiane e iraniche nelle sedi storiche ...
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ISTITUZIONI
Alessandro Cavalli e Mary Douglas
Processi e tipologia
di Alessandro Cavalli
Il concetto di istituzione
Sia nel linguaggio comune che nel lessico delle scienze sociali il concetto di istituzione [...] copre una gamma di fenomeni molto eterogenea. Nel linguaggio comune per istituzione si intende generalmente un apparato preposto allo svolgimento di funzioni e di compiti che hanno a che fare con l'interesse ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).