DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] le offerte di negoziati, i Genovesi ripresero l'iniziativa militare: inviata una flotta nell'Adriatico, devastarono Curzola e Lesina; qualche tempo dopo Paganino Doria eluse il blocco che gli avversari avevano posto al porto di Genova e, condotta ...
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Tradizione, culto e teologie serbe
Nebojsa Ozimic
Il culto di Costantino il Grande si sviluppa durante il suo regno nell’area che più tardi sarebbe diventata l’Impero bizantino. La sepoltura dell’imperatore, [...] e Kraljevstvo Slovena («Il regno degli Sklavi») di don Mavro Orbin32.
Vinko Pribojević, nato sull’isola di Lesina, appartenente all’Ordine domenicano e fondatore dell’ideologia panslava nella sua regione, scrive nella sua opera:
Però, nemmeno ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] pubbliche" quella "particolare... del palazzo Pamphili... nella piazza Navona"; e, nella sua politica d'ossessiva e sin micragnosa lesina, ha persino lasciato "imperfette le mura principiate" da Urbano VIII e non ha ordinata l'erezione d'una sola ...
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GALENI, Gian Dionigi (Uluch-Alì, Ulucciali)
Gino Benzoni
Nacque, stando a Gustavo Valente - lo studioso che più s'è sforzato di connotare la prima fase della vita del G. -, attorno al 1520, a Le Castella, [...] Venier. E poi s'inoltra nell'Adriatico domando Dulcigno, conquistando Antivari, Budua, assediando Curzola, saccheggiando Lesina, quindi tornando indietro toccando Cattaro, Durazzo, Valona e azzardando nel settembre - ma l'assalto viene rintuzzato ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] Capodistria, poi nel maggio 1512 si portò a Veglia, donde passò a Zara e poi a Sebenico giù giù sino a Lesina. E dovunque trovò corruzione, abusi, violenze, che represse con mano pesante, processando e impiccando.
Sanuto, al solito, riporta molte sue ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] , il Cenedese e i territori occupati nell'ultimo anno di guerra. Pubblicata la pace, Zara, Ragusa, Arbe, Pago, Lesina e Curzola furono consegnate agli Ungheresi, che dal canto loro restituirono ai Veneziani Conegliano, Serravalle, Asolo e Valmarino ...
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CIVRAN, Pietro
Gino Benzoni
Quarto dei sette figli maschi di Antonio (1575-1642) di Bertucci e di Chiara di Giovanni Badoer, nacque a Venezia il 16 genn. 1623. Suggestionato dall'esempio del padre assurto [...] da terra e da mar, filze 383, 506-508 e cenno sul C. in filza sog, lett. del 7 ag. 1675; lett. del C. da Lesina del 1673, Ibid., Capi del Cons. dei Dieci. Lett. di rettori, busta 278/168; disposizioni al C. e cenni a lui attinenti, Ibid., Senato mar ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] , fosse la liquidazione dell’asse ecclesiastico, o la assai più rigorosa politica di Sella, il famoso «ministro della lesina», che si affidò allo strumento fiscale con una tassa sulla lavorazione dei cereali («tassa sul macinato») poi applicata da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] dittico delle Storie naturali e di Vizio di forma per un verso emerge l’ethos di chi nell’interrogare la natura non lesina sforzi per conoscerne i comportamenti e vincerne l’entropia, per un altro verso si biasima la hybris di quanti le vogliono fare ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] era ripartita fra il conte di Zara, assistito dai proprî consiglieri, il conte di Ragusa, il conte di Ossero, i podestà di Lesina (Farra) e di Brazza, il capitano e il castellano di Almissa. Il reggimento non aveva unità di comando, né politico, né ...
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lesina
léṡina s. f. [dal gotico alisna]. – 1. Arnese del calzolaio, costituito di un grosso ago ricurvo e assai appuntito, sostenuto da un corto manico, con cui si fora il cuoio per poterlo cucire. Quindi, fig., il mestiere stesso del calzolaio,...
lesinare
leṡinare v. tr. e intr. [der. di lesina] (io léṡino, ecc.; come intr., aus. avere). – Cercar di risparmiare il più possibile nello spendere, tirare sul denaro: l. sul cibo, sulle spese più necessarie; è sempre lì a l. il centesimo.