Teologo bizantino (Monemvasìa 1541 - Lesina, Dalmazia, 1616). Studiò a Padova, divenne parroco della comunità greca a Venezia e quindi nel 1577 metropolita di Filadelfia di Lidia, senza tuttavia recarsi [...] mai nella sua diocesi, preferendo risiedere a Venezia, ove ottenne anche il titolo di esarca del patriarcato bizantino per gli ortodossi di Venezia e Dalmazia. L'opera teologica di G. è per sé di scarsa ...
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Teologo e letterato (Zara 1732 - Lesina 1799); domenicano, prof. di esegesi biblica a Siena e a Pisa. Durante il suo soggiorno in Toscana condusse vita molto licenziosa e fu amico del Casanova. Fu inoltre [...] dedicò la traduzione della Morte d'Abele di S. Gessner (1775). Divenuto vescovo (di Cittanova dal 1776, quindi di Lesina dal 1784), mutò vita e si impegnò in opere di riforma morale ed economica della Dalmazia. Personaggio contraddittorio, amico ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] vino nel palazzo apostolico. "Familiaris" del papa, protonotario apostolico, il D., il 5 maggio 1553, fu preposto al vescovato di Lesina (dove, peraltro, non risulta mai recarsi), le, cui rendite, nel 1574, risulteranno di circa 1.800 scudi.
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LANDO da Anagni
Berardo Pio
Nacque negli ultimi decenni del sec. XII da una nobile famiglia anagnina, probabilmente legata alla Curia pontificia, di cui esistono scarse notizie.
Un suo nipote, "Andreas [...] . 1254 è detto "nepoti bone memorie archiepiscopi Messanensis" -, è noto che fu rettore della chiesa di S. Primiano in Lesina.
Tra l'aprile e il giugno 1218, verosimilmente candidato del pontefice Onorio III e non certo membro del capitolo reggino, L ...
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ADAMO
Armando Petrucci
È il secondo abate di Tremiti di questo nome (il primo governò l'abbazia fra il 1015 e il 1017 e ne conosciamo solo l'esistenza). Egli resse il monastero fra il 1054 e il 1062 [...] coi nuovi signori normanni, insediatisi nel Gargano.
Particolarmente buoni furono i rapporti stabilitisi fra A. ed il conte normanno di Lesina, Petrone, il quale più tardi si atteggerà a protettore dei monaci tremitensi. Fra il 10s6 e il 1059 il ...
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CEDOLINI, Pietro
Vittorio Peri
Nacque a Zara nel 1544 da una antica casata patrizia, che con altre sedici costituiva in quell'epoca la nobiltà cittadina.
Conseguì il dottorato in diritto canonico a [...] dal 1600 avesse predisposto il proprio sepolcro, con l'iscrizione e lo stemma di famiglia, nella cattedrale di Zara, venne sepolto a Lesina.
Fonti e Bibl.: G. Maffei, Degli annali di Gregorio XIII, a cura di C. Cocquelines, II, Roma 1742, pp. 144-50 ...
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PISANI, Francesco
Giuseppe Trebbi
PISANI, Francesco. – Nacque a Venezia nel 1494. Era figlio del patrizio Alvise di Giovanni, banchiere e uomo politico, e di Cecilia Giustinian. Ebbe un fratello, Giovanni, [...] per prevenire le mosse dei rivali. Pisani ottenne, tra l’altro, il vescovato di Cittanova e una pensione sul vescovato di Lesina. Nel 1524 ebbe il vescovato di Padova, le cui entrate (valutate intorno ai 7000 ducati) furono amministrate tra il 1529 e ...
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FABIANICH, Donato
Rita Tolomeo
Nato a Pago (Dalmazia) da Giovanni, ancora ragazzo entrò nel convento dell'Assunta dei frati minori osservanti situato nella parte vecchia dell'isola, dove frequentò le [...] -Domenico Stratico Zaratino, Venezia 1843; Memorie storico letterarie di alcuni conventi in Dalmazia, ibid. 1845; Dipinti della città di. Lesina illustrata dal p. Donato Fabianich, Zara 1849; I patarini in Dalmazia, in La Voce dalmatica, I (1860), 8 ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] , "nella chiesa dell'università di Brera" all'"aprimento degli studi",nell'autunno del 1683 la liberazione di Vienna; nel 1686 non lesina l'entusiasmo per la presa di Buda prorompendo in "viva Leopoldo, viva la religione, viva Iddio" a S. Fedele di ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] giurisdizionale tra il vicario del D. e il vescovo di Lesina, con reciproco scambio di scomuniche. Rientrato in sede, l quando la Curia romana diede definitivamente ragione al titolare di Lesina. Poche settimane dopo scoppiava la grave crisi fra Paolo ...
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lesina
léṡina s. f. [dal gotico alisna]. – 1. Arnese del calzolaio, costituito di un grosso ago ricurvo e assai appuntito, sostenuto da un corto manico, con cui si fora il cuoio per poterlo cucire. Quindi, fig., il mestiere stesso del calzolaio,...
lesinare
leṡinare v. tr. e intr. [der. di lesina] (io léṡino, ecc.; come intr., aus. avere). – Cercar di risparmiare il più possibile nello spendere, tirare sul denaro: l. sul cibo, sulle spese più necessarie; è sempre lì a l. il centesimo.