CONTARINI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 7 ott. 1554, primogenito di Bertucci (1573-1576) di Francesco e di Lucia di Marco Dolfin in una famiglia, appartenente al ramo della cosiddetta [...] il Francesco Contarini di Luca Francesco all'inizio del Seicento sopracomito, quindi capitano a Zara e, poi, conte di Lesina.
Munito di una discreta cultura filosofica e letteraria, il C. volle concludere la fase formativa della sua esistenza con un ...
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D'AFFLITTO, Matteo
Giancarlo Vallone
Nacque a Napoli da Marino verso la metà del sec. XV.
I D'Afflitto, che per uno di quei casi di "memoria lunga" sappiamo attestati fin dal sec. X in Scala sulla costiera [...] , n. 14). Un terzo figlio, Matteo senior, razionale della Sommaria nel 1409 (Toppi; De Lellis) e regio governatore di Lesina nel 1411 (Sorge), generò Marino - padre del D. - sul quale si hanno rade notizie (inattendibile quella che lo vuole ...
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GOFFREDO da Trani
Martin Bertram
Originario presumibilmente di Trani, nacque probabilmente alla fine del XII secolo. I dati biografici disponibili sono estremamente scarni; infatti, a prescindere dai [...] ). Il 16 luglio dello stesso anno viene ricordato come giudice delegato del papa in una lite, ormai accantonata, fra il vescovo di Lesina e il priore di S. Leonardo di Siponto (Kamp, pp. 272, 556 n. 95). Da una provvisione concessa da Gregorio IX nel ...
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PIETRO da Prezza
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Prezza (Petrus de Prece, Petrus de Precio). – Non si hanno molte notizie sulle origini di questo importante notaio e rinomato dictator, attivo soprattutto [...] a Manfredi Maletta, caduto in disgrazia: Vico (del Gargano) e Ischitella, posti nelle montagne di S. Angelo, e la contea di Lesina con tutti gli uomini, i beni e le pertinenze, compreso il pantano di Varano. Dalla natura delle concessioni antiche e ...
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FERRARIS, Giampietro
Cristina Bukowska Gorgoni
Nacque a Pavia intorno al 1364 da Agostino, appartenente ad una famiglia di giuristi: sia il padre sia lo zio paterno Avogario erano professori di diritto [...] a fomentare le liti (Forma interrogationis fiendae cum reo convento, Summarie et de plano, f. 50vb). Egli non lesina le critiche ai governanti e al clero (per esempio: Forma libelli in actione confessoria pro servitutibus, Plenam et omnimodam ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] fratello di quest’ultimo Federico commendatore di Cipro, dal vescovo di Torcello Girolamo Foscari, dal vescovo di Lesina Zaccaria Dolfin, dal priore di Roma e prossimo cardinale il fiorentino Bernardo Salviati, dai patrizi veneti Pietro Giustinian ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] . Ebbe la prima udienza a Vienna il 5 genn. 1561, insieme con il cardinale Stanislao Osio e il vescovo di Lesina Zaccaria Delfino, residente presso l'imperatore ma destinato in quella circostanza ad agire nelle regioni tedesche del Centro e del Sud ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] Capodistria, poi nel maggio 1512 si portò a Veglia, donde passò a Zara e poi a Sebenico giù giù sino a Lesina. E dovunque trovò corruzione, abusi, violenze, che represse con mano pesante, processando e impiccando.
Sanuto, al solito, riporta molte sue ...
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lesina
léṡina s. f. [dal gotico alisna]. – 1. Arnese del calzolaio, costituito di un grosso ago ricurvo e assai appuntito, sostenuto da un corto manico, con cui si fora il cuoio per poterlo cucire. Quindi, fig., il mestiere stesso del calzolaio,...
lesinare
leṡinare v. tr. e intr. [der. di lesina] (io léṡino, ecc.; come intr., aus. avere). – Cercar di risparmiare il più possibile nello spendere, tirare sul denaro: l. sul cibo, sulle spese più necessarie; è sempre lì a l. il centesimo.