DE BONI, Antonio
Flavio Vizzutti
Nacque a Villabruna di Feltre (Belluno) nel 1739, da Bonifacio; dal matrimonio contratto con Bortola Martini (deceduta nel 1801) nacquero Sebastiano) Giacomo e Giovanni [...] , è da assegnarsi sicuramente a lui (ibid.). Qui il D. impiegò una soluzione con aggetti poco sentiti, usando delle lesene a sostegno del frontone anziché le plastiche semicolonne che si ritrovano, ad esempio, nell'arcipretale di Santa Giustina.
Al ...
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ANSPERTO
A. Peroni
Di nobile famiglia del contado milanese, figlio di Albuzio di Biassono (Brianza), documentato dall'857, A. fu arcivescovo di Milano dal 26 giugno 868 alla morte, avvenuta il 7 dicembre [...] chiesa di S. Maria, che occultò in un tracciato esterno circolare il precedente a segmenti circolari, intervallati da lesene (con probabili arcate), ritrovato nei saggi di restauro e restituito graficamente. L'impianto e talune particolarità dell ...
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CELLES
P. Scherer
Centro del Belgio (prov. Namur) posto in una vallata tributaria della Mosa, nel Condroz, non lontano da Dinant.C. raggruppa le sue case intorno alla chiesa dedicata a s. Adelino, che, [...] interamente in conci di pietra calcarea, è ritmato dalla successione di finestre a tutto sesto incorniciate da archi ciechi su lesene. All'interno, cui si accede da ingressi laterali, le navate e il transetto, coperti da un soffitto piano, presentano ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] un doppio ordine di colonnine sostenenti archi a tutto sesto; il palazzo Piccolomini (bugnato liscio, tre ordini di lesene interrotti da una sorta di trabeazione marcapiano a fascia continua, bifore centinate, cornicione sorretto da mensole; fronte ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] il vano inserito tra le colonne e la trabeazione che su quelle sovrasta. In questo tipo l'arco è spesso sostenuto da lesene e negli angoli che l'arco genera nell'ossatura squadrata dell'ordine, trovano posto elementi di decorazione plastica. Un altro ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] l'età del Bronzo (3400-1200 a.C. ca.). A Tepe Hissar, nel Gurgan, case in mattoni crudi presentano elaborate facciate a lesene (Hissar II, 3380-2880 a.C.). La pianta è dominata da un ambiente quadrangolare, nel quale si concentravano le attività ...
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CIVITALI, Matteo
Stella Rudolph
Figlio di Giovanni, connestabile nell'esercito di Paolo Guinigi nel 1430, nacque a Lucca il 5 giugno 1436. Fu l'artista più importante del Quattrocento lucchese ed è [...] forma di dossale a doppio registro, di cui quello inferiore, con le statue di tre santi in nicchie scandite da lesene, echeggia la composizione della tomba di Giovanni XXIII di Donatello e Michelozzo nel battistero fiorentino. Per il nuovo vigore e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'architettura monumentale di templi e palazzi e la costruzione della citta
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La città, [...] , secondo lo schema architettonico degli edifici sacri di Uruk e con il medesimo tipo di decorazione esterna a nicchie e lesene e coni colorati a mosaico, sorge al centro dell’insediamento, in una posizione sopraelevata e separata dai quartieri di ...
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DE ROSSI, Marc'Antonio
Helmut Hager
Figlio di Mattia, nacque nel Bergamasco nel 1607; la sua carriera di architetto si svolse tutta a Roma. L. Pascoli (1730) lo cita con la qualifica di "non mediocre" [...] ben proporzionata sopraelevazione in forma di attico, recante il campo per l'iscrizione; aveva il fornice fiancheggiato da due lesene a bugnato liscio (la raffigurazione del Vasi mostra leggere varianti rispetto al disegno del cod. Vat. lat. 11257 f ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] edifici, venne completato dal C. con una semplice e nitida cella campanaria dove, su ogni faccia, lisce lesene angolari sotto una classica trabeazione iscrivono una coppia di finestroni centinati.
Nel 1516, assieme all'architetto Michele Samnicheli ...
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lesena
leṡèna s. f. [etimo incerto]. – Risalto verticale di una parete muraria, ripetuto in genere ritmicamente, con funzione sia decorativa sia di rinforzo della parete stessa: ha per lo più l’aspetto e la conformazione di un mezzo pilastro...
peduccio
pedùccio s. m. [dim. di piede]. – 1. Piccolo piede, piedino, detto esclusivam., nell’uso tosc., dello zampetto di alcuni animali (lepre, capretto, agnello, montone, ma soprattutto maiale): Runcisvalle pareva un tegame Dove fussi ......