Poeta del ciclo epico greco, nativo di Pirra o di Mitilene, nell'isola di Lesbo, figlio di Eschilino. È ricordato dapprima da Ellanico; da Fania fu considerato contemporaneo di Archiloco (sec. 7º a. C.) e da Clemente Alessandrino fu detto vincitore di Arctino in un agone. Fu ritenuto autore della Piccola Iliade (attribuita anche a Testoride o Cinetone o Diodoro) o della Iliuperside attribuita anche ...
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Antico poeta spartano, di età arcaica non precisabile, autore di poemi epici di carattere genealogico di cui restano pochissimi frammenti. È considerato talvolta dalla tradizione come poeta ciclico, autore [...] o dell'Edipodia o della Piccola Iliade, in luogo di Lesche e Diodoro, o della Telegonia. ...
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Architetto greco (sec. 3º a. C.) figlio di Dessifane. È noto soprattutto per l'ideazione e la costruzione del faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie dell'antichità. A Cnido egli avrebbe [...] giardino pensile, e Luciano racconta che deviò il corso del Nilo facilitando la conquista di Menfi. Un'iscrizione ricorda che lavorò a Delfi, dove forse progettò la terrazza della lesche degli Cnidî. Amico di Tolomeo II, fu suo ambasciatore a Delo. ...
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Pittore greco, di Taso (prima metà sec. 5º a. C.). Considerato il maggior pittore dell'antichità, nulla ci resta delle sue opere, descritte in gran parte da Pausania. P. dimorò ad Atene, ma le sue opere [...] . A Tespie alcuni suoi quadri furono più tardi restaurati da Pausia. Ma le sue opere maggiori erano a Delfi, dove, nella Lesche degli Cnidi, egli dipinse sulle pareti due grandiose composizioni, l'Iliuperside e la Nèkyia, cioè la presa di Troia e la ...
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FABRETTI, Raffaello
Massimo Ceresa
Nacque ad Urbino intorno al 1620, da Gaspare.
Effettuò i primi studi a Cagli, dove apprese le lettere classiche. Tornò poi ad Urbino, dove si laureò in utroque iure [...] Fucino: De Columna Traiani Syntagma, accesserunt explicatio veteris tabellae anagliphae Homeri Iliadem, atque ex Stesichoro Arctino et Lesche Ilii excidium continentis, et emissarii lacus Fucini descriptio (Romae 1683, e poi 1690). Alla p. [421] è ...
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lesche
lèsche s. f. [traslitt. del gr. λέσχη, affine a λέχος «letto»]. – Nell’antica Grecia, edificio pubblico destinato a luogo di ricovero e di ritrovo. La parola designò dapprima il letto del morto o la lastra tombale, poi fu estesa anche...