Nacque il 18 novembre 1522 nel castello di La Hamaide (Hainaut), da Giovanni IV conte di Egmont e da Francesca di Lussemburgo. Come suo padre e altri membri dell'illustre famiglia olandese alla quale egli [...] "dei Torbidi"; dopo una parvenza di processo, E. e Hornes furono condannati a morte, il 4 giugno 1568, per lesamaestà e ribellione. Il giorno dopo furono decapitati a Bruxelles.
Nell'Egmont del Goethe la materia storica è elaborata assai liberamente ...
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Nacque in Oporto nel 1799. Affermatosi subito nel movimento del '21 come ardente liberale, in seguito alla reazione del '23 andò in esilio in Inghilterra e in Francia. Rientrato nel '26, dopo la morte [...] un incitamento alla guerra civile; per questo, dopo essere stato per tre mesi in prigione sotto l'accusa di lesamaestà, emigrò di nuovo in Inghilterra (1828), quando ormai cominciava il regime assolutistico di don Miguel. Avendo preso parte alla ...
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Cancelliere di Transilvania, figlio dello storico Giovanni Bethlen. Nacque nel 1642. Il padre lo mandò a studiare a Utrecht, a Heidelberg e a Leida, in Inghilterra e in Francia; si acquistò così una cultura [...] , un piano per l'indipendenza della Transilvania; ma il generale Rubatin sequestrò il manoscritto, fece arrestare l'autore e lo accusò di lesamaestà (1704). Il B. rimase lunghi anni in prigione, poi, trasportato a Vienna, fu assolto dall'accusa di ...
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In Roma (per la Grecia e in particolare Atene, v. sicofante), già dal primo secolo a. C., la delazione senz'essere un vero e proprio mestiere, appare praticata con profitto mediante le denunce alle quaestiones [...] concezione del diritto criminale. Sotto l'Impero essa fu in genere incoraggiata con larghi premî che ammontarono, nei delitti di lesamaestà, sino a un quarto dei beni del condannato. Tito cercò invano di reprimerla. Vi erano anche altre forme di ...
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Romanziere svedese, nato a Jönköping l'11 marzo 1795, morto a Stoccolma il 18 gennaio 1865. Dopo aver militato a fianco del Hjerta nelle file liberali, entrato in personali rapporti con re Carlo Giovanni, [...] e della vita pubblica e gli crearono un successo di scandalo. Ma tre anni di fortezza scontati a Waxholm per lesamaestà (1838-40) finirono col conferirgli, con l'aureola del martirio, una reale potenza sull'opinione pubblica; cosicché i romanzi di ...
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Senatore romano del sec. I d. C. Sulla vita di questo personaggio regnano parecchie incertezze. Era nato nel paese dei Sanniti. Si dedicò da giovane agli studî filosofici, seguendo le dottrine della scuola [...] rappresentanti dell'opposizione senatoria.
Un suo figlio fu amico di Plinio il giovane, e perì sotto Domiziano per accusa di lesamaestà.
Bibl.: G. Boissier, L'opposition sous les Césars, Parigi 1875; C. Mancini, in Atti dell'Acc. archeol. di Napoli ...
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tortura Strumento punitivo – quale accessorio per es. di una sentenza che alla privazione della vita aggiunga il modo atroce della sua esecuzione – o metodo cruento di accertare responsabilità penali, [...] Roma, in particolare, con l’accentuarsi dell’assolutismo se ne estesero i casi di applicazione, oltre che ai rei di lesamaestà, agli operatori di magie e ai rei di falso, per i quali non valeva il privilegium dignitatis. Non pare che originariamente ...
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Generale francese (Sedan 1611 - Sassbach 1675). Insieme con il principe di Condé e con R. Montecuccoli, T. fu uno dei più valenti condottieri del sec. XVII. Partecipò alla guerra dei Trent'anni, distinguendosi [...] fino a Monaco e batté R. Montecuccoli a Sommershausen (1647). Schieratosi con la Fronda, e per questo dichiarato colpevole di lesamaestà, passò in Olanda, dove rimase fino alla pace di Rueil (1649); quindi, posto alla testa di un esercito franco ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] una forza rivoluzionaria; per alcuni mesi, fra il 1899 e il 1900, fu anche condannato e rinchiuso in carcere per lesamaestà, avendo eletto a bersaglio delle sue frecciate lo stesso imperatore.
Opere
Dopo deboli inizi, il primo attacco all'ipocrisia ...
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Senatore romano (n. Padova - m. 66 d. C.). Genero di Cecina Peto, di cui aveva sposato la figlia Arria. Disapprovò apertamente (59) la crudeltà di Nerone, che pur lo teneva in gran conto; dal 63 si astenne [...] dalle sedute del senato. Accusato di lesamaestà (66) in senato, si suicidò. Lasciò una vita panegirica di Catone Uticense. Suo genero Aruleno Rustico scrisse un elogio della sua virtù. ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...