AMABILE, Luigi
Pasquale Villani
Nacque in Avellino nel 1828 da Giuseppe, medico chirurgo, e da Teresa Festa, e fece i suoi primi studi nel seminario di Nola, donde si trasferì a quattordici anni in [...] oscuro episodio di storia napoletana, la congiura del domenicano Tommaso Pignatelli, condannato a morte nel 1634 per delitto di lesamaestà (Fra Tommaso Pignatelli, la sua congiura e la sua morte, Napoli 1887).
Queste opere dell'A. suscitarono vari e ...
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MALPIGLI, Niccolò
Leonardo Quaquarelli
Figlio di Bichino di Niccolò, morto prima del 1400, e di Fiore di Giovanni Dal Verme, nacque probabilmente a Bologna al più tardi sulla fine degli anni Settanta [...] il nome di Giovanni XXIII, che ricambiò i suoi servigi prima con l'attribuzione delle proprietà confiscate a Giuseppe Testi, colpevole di lesamaestà (bolla del 10 dic. 1411), poi con la concessione in perpetuo possesso al M. e ai suoi eredi dei beni ...
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VENIER, Tito
Matteo Francesco Joachin Magnani
– Nacque con molta probabilità a Creta, nella provincia della Canea, figlio di Nicola Venier (come da un atto estratto dal Catasticum Chanee; Catastici [...] (1363-1366) in Reti Medievali Rivista, XIV (2013), pp. 131-165; Id., La risposta di Venezia alla rivolta di San Tito a Creta (1363-1366): un delitto di lesamaestà? in Mélanges de l’École française de Rome. Moyen Âge, CXXVII (2015), 1, pp. 1-20. ...
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PICO, Galeotto I
Bruno Andreolli
PICO, Galeotto I. – Figlio primogenito di Giovan Francesco I, signore della Mirandola e conte della Concordia, e di Giulia Boiardo dei signori di Scandiano, nacque il [...] Pallavicini. Perseguendo sempre il suo progetto egemonico sulla signoria di Mirandola, il 10 aprile 1470 Galeotto accusò di lesamaestà e fece imprigionare il fratello Anton Maria, insieme alla madre, che contro il principio della successione per ...
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PUSTERLA, Guglielmo
Fabrizio Pagnoni
PUSTERLA, Guglielmo – Figlio di Antoniolo e fratello di Giovanni e Tommaso, nacque a Milano con ogni probabilità tra il 1379 e il 1380.
Con i parenti divideva le [...] nel testo della lettera, in quanto i due si erano ribellati al duca e alla duchessa, macchiandosi pertanto del crimine di lesamaestà (da Valcamonica, 1698, pp. 417 s.; Sina, 1912, p. 73; Gamberini, 2005, p. 110).
A partire dal 1404 le notizie sul ...
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SANFELICE, Giovanni Francesco
Elisa Novi Chiavarria
– Nacque a Napoli il 18 novembre 1565, primogenito di Camillo e di Eleonora d’Alessandro.
Membro di una famiglia del patriziato cittadino ascritta [...] , tra i firmatari della sentenza che il 15 gennaio 1640 condannò a morte il principe Giovanni Orefice, riconosciuto colpevole di lesamaestà e alto tradimento.
Sanfelice fu promosso a reggente del Collaterale il 9 ottobre del 1640 e, nei giorni della ...
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ALARDET, Claudio Ludovico
Elena Fasano Guarini
Nacque probabilmente a Chambéry, da famiglia borghese, della quale almeno quattro membri ricoprirono uffici alla corte dei duchi Carlo III e Emanuele Filiberto [...] . Il 24 sett. 1552, in seguito all'intercettazione di alcune sue lettere fu processato in contumacia, sotto accusa di lesamaestà, macchinazioni e cospirazione contro il re e lo stato. Dichiarato colpevole, fu condannato al bando perpetuo ed alla ...
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VOLTA, Camillo
Gennaro Cassiani
VOLTA (Dalla Volta, Della Volta), Camillo. – Nacque a Bologna dal conte Astorre, di famiglia con «grado senatorio» (Dolfi, 1670, p. 713). Non si conosce il nome della [...] dai cardinali Gonzaga e Paleotti e da suo fratello prelato (Giovanni Battista), fu riconosciuto colpevole di lesamaestà e condannato a morte, mediante decapitazione.
La sentenza fu eseguita nottetempo, nel cortile della prigione del governatore ...
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CAMPULO
Walter Mohr
È menzionato come notaio pontificio in una lettera di papa Adriano I a Carlo Magno scritta nel 781, e, come tesoriere, nell'anno 801 dagli Annales regni Francorum. Èprobabilmente [...] del papa, e dunque per la violazione dell'ordine pubblico. La sentenza di colpevolezza fu perciò per il crimine di lesamaestà. Secondo gli Annales regni Francorum, la condanna a morte comminata agli imputati fu commutata in quella di esilio grazie ...
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OREFICE, Giovanni
Elisa Novi Chavarria
OREFICE, Giovanni. – Nacque a Napoli il 13 marzo 1608, da Antonio e da Jumara Mendoza.
Il padre apparteneva a una famiglia del ceto togato, entrata poi a far parte [...] e assiso sotto il baldacchino, simbolo più alto del potere regio, confermò l’accusa, pesantissima, di delitto di lesamaestà e alto tradimento nei confronti della Corona.
La sentenza di condanna a morte per decapitazione fu eseguita in piazza ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...