(lat. appellatio, da appellare "invocare, reclamare"; fr. appel; sp. apelación; ted. Berufung; ingl. appeal). L'appello è un reclamo al giudice superiore contro la sentenza del giudice inferiore, dalla [...] vi fossero molte cause nelle quali l'imputato non poteva appellare. Così, in genere, non si poteva appellare dalle condanne per lesamaestà, per ribellione, ecc., né potevano appellare i confessi o i banditi, né infine tutti coloro contro i quali. si ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] e per aver detto male di Elena, madre di Costantino, devota alla memoria del martire Luciano; e questa accusa di lesamaestà procurava ad Eustazio l'esilio in Tracia. Al suo posto, sedati i disordini, s'insediava Eufronio, prete di Cesarea (in ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] nel diritto medievale, poiché gli uffici pubblici venivano considerati come attributi ed emanazioni del principe, il delitto di lesamaestà abbracciava i fatti, che, senza avere per fine diretto il danno del principe e senza costituire attentato allo ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] e cospicua, a esser contenuta nei limiti d'un breve quadro. Il concetto della fedeltà feudale portò i reati di lesamaestà in primissimo piano. Dopo il sec. XII, agli elementi romani del crimen maiestatis si aggiunsero quelli feuddli della fellonia o ...
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Filippo IV, nato nel 1268 da Filippo l'Ardito e da Isabella d'Aragona, e morto nel 1314, è passato alla storia con la reputazione di re energico, privo di scrupoli e spesso anche crudele; ma certamente [...] VIII, che lo aveva creato vescovo di Pamiers. Il Saisset fu accusato (probabilmente a torto, almeno in parte) di lesamaestà, per aver tenuto discorsi offensivi all'indirizzo del re, e di tradimento. Bonifacio VIII prese le difese del vescovo di ...
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Nacque il 1° ottobre del 208 in Arca Cesarea, antica città della Siria divenuta colonia romana. Il suo nome originario, a quanto sembra, era Alessiano. Del padre di lui, Gessio Marciano, sappiamo assai [...] Furono chiariti e determinati meglio il diritto e il procedimento fiscale: venne escluso il carattere di reato di lesamaestà dalla violazione del giuramento fatto in nome dell'imperatore e dalle sentenze dei giudici non conformi alle regole emanate ...
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Imperatore di Oriente dal 395 al 408 dopo Cristo. Nato nel 377 da Teodosio e da Aelia Flaccilla, ebbe a precettori il filosofo pagano Temistio e il cristiano beato Arsenio, che informò il suo carattere [...] ; ed Eutropio fu dapprima confinato in Cipro, il 12 agosto 399, e poco dopo richiamato, processato sotto l'accusa di lesamaestà e condannato a morte.
Da questo momento Eudossia guidò essa l'imperatore suo marito. Gaina, che era ancora accampato sul ...
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GIOIA, Melchiorre
Ettore Rota
Scrittore e uomo politico, nato a Piacenza il 20 settembre 1767, morto a Milano il 2 gennaio 1829. Orfano, uno zio materno gli fece percorrere i primi studî nel liceo S. [...] in realtà per sospetto di giacobinismo. Il 10 maggio da Piacenza fu trasferito a Parma per subire il processo di lesamaestà in compagnia di molti altri Piacentini. Liberato per intervento del Bonaparte, riparò subito a Milano (novembre 1797), ove lo ...
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Gaio, figlio di Germanico e di Vipsania Agrippina, pronipote di Tiberio, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d. C., crebbe affatto al di fuori della vita politica romana. Bambino seguì il padre sul Reno, [...] degli oggetti in causa, perdendo in tal modo la popolarità che aveva acquistato prima. Intanto i processi di lesamaestà tralasciati al principio del regno erano ripresi come reazione contro gli avversarî, in ispecie senatori, della sua politica ...
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Figlio primogenito di John Digby, primo conte di Bristol, nacque nell'ottobre 1612 a Madrid. Sedette come deputato di Dorset nel Parlamento breve del 1640, e nel Parlamento lungo. Fu dapprima uno dei più [...] venne attaccato, il D. fece parte del comitato di accusa. Ma, alla terza lettura della condanna per lesamaestà (aprile 1641), parlò contro questa misura con estrema violenza, con un cambiamento di atteggiamento giustificato dagli attentati fatti ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...