Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] con tutti i mezzi a disposizione configurandola, con facile parallelo, alla stregua di un crimine di lesamaestà, di cui rappresentava un'esemplificazione di rilevante gravità, secondo un atteggiamento destinato a essere condiviso dai regnanti ...
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MARIANO d'Arborea
Antonello Mattone
Giudice d’Arborea, quarto di questo nome, nacque a Oristano probabilmente nel 1319, secondogenito del giudice Ugone de Bas-Serra. Il padre aveva svolto un ruolo decisivo [...] iniziò a Cagliari l’istruttoria del capitano generale del Regno nei confronti di M. per i crimini di fellonia e lesamaestà. In realtà la guerra del 1353-54 era ancora una rivolta feudale fatta a difesa dell’autonomia giudicale e degli ingrandimenti ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] si sprecarono e i tribunali si accanirono con sospetta determinazione contro i colpevoli, veri o presunti, di tradimento, di lesamaestà, di assembramento sedizioso, e pure contro i loro figli e nipoti. Era sufficiente manifestare ad alta voce la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo italiano condivide con l’Illuminismo europeo la nozione chiave di autonomia [...] i primi meritano pene corporali, i furti devono essere puniti con pene pecuniarie; i massimi delitti sono quelli di lesamaestà, seguono i delitti contrari alla sicurezza di ciascun singolo.
In ogni caso per far diminuire i delitti non è necessario ...
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Giudici, Regno di Sicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] e dei vigneti, delle violenze alle donne, del porto di armi proibite, dei duelli, dei crimini di lesamaestà e "generaliter omnia de quibus convicti penam sui corporis vel mutilationem membrorum sustinere deberent". Potevano, inoltre, avocare ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] parte dell'esecuzione) ha un suo presumibile terminus ante quem nell'anno 1643, in cui il conte di Conversano, accusato di lesamaestà, fu imprigionato a Napoli e poi a Madrid. Riabilitato, egli tornò a Conversano nel 1646, dopo la morte del F. (D ...
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Giustiziere
AAndrea Romano
Un noto passo dell'arcivescovo e cronista salernitano Romualdo Guarna (m. 1181) c'informa che "Rogerio in regno suo perfecte pacis tranquillitate potitus, pro conservanda [...] esclusiva, pertanto, per le vertenze riguardanti i feudi maggiori (quaternati), cui si assommava quella per i reati di lesamaestà, nonché per gli appelli avverso le sentenze pronunziate dalla corte dei pari e nelle cause attinenti alle successioni ...
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VITTORIO AMEDEO III di Savoia
Paola Bianchi
VITTORIO AMEDEO III di Savoia. – Nacque a Palazzo Reale, a Torino, il 26 giugno 1726, dalle nozze del futuro re Carlo Emanuele III di Savoia con la seconda [...] alle responsabilità dell’avvocato Paolo Gaetano Vuy, sottosegretario agli Esteri dal 1766 al 1773, che si era reso colpevole di lesamaestà per avere falsificato timbri e sigilli. Vuy fu incarcerato fino alla morte nella fortezza di Ceva, e de Viry ...
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SPONTINI, Gaspare Luigi Pacifico
Andrea Chegai
SPONTINI, Gaspare Luigi Pacifico. – Nacque il 14 novembre 1774 a Maiolati (oggi Maiolati Spontini), nella vallata dell’Esino, presso Ancona, secondogenito [...] un ventaglio di nomi di musicisti prussiani. Nella replica di Spontini al re (20 gennaio 1841) si colsero gli estremi di lesamaestà, il che gli valse un ammonimento; la conseguente denuncia da parte di Redern comportò una condanna a nove mesi di ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] expulsus, qui auctor salutis Reipublicae fuit".
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Genova, Arch. Segreto, Processi per delitti di lesamaestà, nn. 2970-2974, 2977; Ibid., Archivio Segreto, Manuali del Senato, n. 824 (a. 1578), c. 141v; 827 (a.1581), c ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...