Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] all’unico equilibrio socio-culturale e simbolico concepibile in quell’orizzonte. Tale rifiuto, percepito come reato di lesamaestà, provocò una netta presa di posizione delle autorità e dei magistrati in materia di ordine pubblico31.
Questi ...
Leggi Tutto
La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] -Iran dopo avere sconfitto Wahram III in una contesa di lotte dinastiche, giocate sul filo della legittimazione e della lesamaestà, risolte nel consenso finale della nobiltà iranica e nell’approvazione di Roma, come declama la sua iscrizione, fatta ...
Leggi Tutto
MARINO, Giovan Battista
Alessandro Martini
(Giambattista). – Nacque a Napoli il 14 ott. 1569 da Giovan Francesco, giureconsulto; il nome della madre è ignoto.
Il padre coltivava la poesia e pare si [...] apr. 1617 Luigi XIII lo fece assassinare nel Louvre; in seguito la moglie fu imprigionata nella Bastiglia e, giudicata colpevole di lesamaestà, decapitata l’8 luglio. Era la fine della reggenza di Maria de’ Medici, che partì in esilio a Blois con A ...
Leggi Tutto
MATILDE di Canossa
Paolo Golinelli
MATILDE di Canossa. – Figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nacque tra la seconda metà del 1045 e la prima del 1046 [...] la contessa, e proprio da Lucca Enrico IV emanò nel luglio il bando imperiale contro M., dichiarandola rea di lesamaestà e destituendola dei poteri a lei delegati dall’Impero. Pisa seguì Lucca subito dopo, guadagnandosi un importante privilegio da ...
Leggi Tutto
Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] Nel primo caso è interessante ricordare che nel lessico teologico e giudiziario dell'inquisizione l'eresia era considerata "crimine di lesamaestà" (secondo la decretale Vergentis in senium di papa Innocenzo III alla fine del XII secolo) e perciò gli ...
Leggi Tutto
SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] .1; I, 39.2; I, 40.1; I, 40.2; I, 41; I, 42.1; I, 42.2. Esse riguardavano: a) il reato di lesamaestà, ove il reato non fosse stato portato davanti alla corte di un giustiziere regionale; b) le vertenze relative ai feudi 'quaternati', i feudi ‒ cioè ...
Leggi Tutto
Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] ed energicamente volitiva ed eroica, ci fosse dietro il Serissimo e titanico rampognatore ed educatore.
Dal processo di lesamaestà egli non uscì solo liquidato come uomo politico : il naufragio politico coinvolgeva seco anche il naufragio letterario ...
Leggi Tutto
Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] e meglio articolate rispetto a quelle che abbiamo già esaminato in I, 40.2: a) Competenze giurisdizionali: reati di lesamaestà (a meno che l'accusatore non abbia deferito il crimen al tribunale di un giustiziere provinciale), i feuda quaternata, gli ...
Leggi Tutto
CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] e dei baroni. La tortura, usata troppo spesso dai funzionari, era limitata a pochi casi, come il crimine di lesamaestà, il brigantaggio e alcuni delitti meno comuni, e doveva essere applicata solo quando a carico dell'imputato vi fossero indizi ...
Leggi Tutto
Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] per esempio con l'equiparazione dell'eresia, definita ormai come disobbedienza a qualsiasi decisione papale, al crimine di lesamaestà, i cui precedenti sono da ricercare nella decretale Vergentis in senium di Innocenzo III.
Appoggiandosi al modello ...
Leggi Tutto
maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...