Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] (ora in Id., La coesistenza nel Medioevo. Ricerche storiche, Bari 1968, pp. 75-79).
C. Ghisalberti, Sulla teoria dei delitti di lesamaestà nel diritto comune, "Archivio Giuridico", 149, 1955, nrr. 1-2 (VI ser., 18, nrr. 1-2), pp. 100-177.
E. Dupré ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire [...] emessa dal vescovo di Hildesheim, legato papale in Germania per la crociata, dal bando imperiale e dalla condanna per lesamaestà relega tutte le città che hanno condiviso il giuramento in una condizione illegittima. Il privilegio di Costanza, con ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] ; I, 11; I, 12). Inoltre, assegnò alla giustizia regia i reati contro la persona e la sacralità del sovrano, come la lesamaestà (Proemio e I, 44), la critica alle decisioni del monarca (I, 4), e le ingiurie rivolte ai componenti della Curia regis (I ...
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BANDO E CONFINO POLITICI
GGiuliano Milani
di Giuliano Milani
Bando e confino politici
Nel punire la dissidenza politica Federico II fece ricorso, combinandoli in una nuova sintesi, agli istituti propri [...] infideles, interrompendo con essi ogni contatto e provvedendo a far eseguire le condanne, pena la qualifica di rei di lesamaestà, comportante il sequestro di beni e diritti, sia che fossero stati concessi dall'Impero, dai comuni o da signori ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] dell'eretico andavano confiscate e i suoi figli diseredati; queste misure severissime erano motivate dall'accusa di crimine di lesamaestà. L'obiettivo consisteva nell'isolare gli eretici e nel ricondurli in seno alla Chiesa grazie a queste pressioni ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] e meglio articolate rispetto a quelle che abbiamo già esaminato in I, 40.2: a) Competenze giurisdizionali: reati di lesamaestà (a meno che l'accusatore non abbia deferito il crimen al tribunale di un giustiziere provinciale), i feuda quaternata, gli ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] per esempio con l'equiparazione dell'eresia, definita ormai come disobbedienza a qualsiasi decisione papale, al crimine di lesamaestà, i cui precedenti sono da ricercare nella decretale Vergentis in senium di Innocenzo III.
Appoggiandosi al modello ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] proditor". Nel Regno di Sicilia del XIII sec. il concetto di proditio era comunque molto ampio: poteva alludere a delitti di lesamaestà, ma anche ad altri crimini commessi contro il sovrano o contro lo stato. Federico II si espresse sulla colpa di P ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] con tutti i mezzi a disposizione configurandola, con facile parallelo, alla stregua di un crimine di lesamaestà, di cui rappresentava un'esemplificazione di rilevante gravità, secondo un atteggiamento destinato a essere condiviso dai regnanti ...
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Giudici, Regno di Sicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] e dei vigneti, delle violenze alle donne, del porto di armi proibite, dei duelli, dei crimini di lesamaestà e "generaliter omnia de quibus convicti penam sui corporis vel mutilationem membrorum sustinere deberent". Potevano, inoltre, avocare ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...