Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] e cospicua, a esser contenuta nei limiti d'un breve quadro. Il concetto della fedeltà feudale portò i reati di lesamaestà in primissimo piano. Dopo il sec. XII, agli elementi romani del crimen maiestatis si aggiunsero quelli feuddli della fellonia o ...
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tortura Strumento punitivo – quale accessorio per es. di una sentenza che alla privazione della vita aggiunga il modo atroce della sua esecuzione – o metodo cruento di accertare responsabilità penali, [...] Roma, in particolare, con l’accentuarsi dell’assolutismo se ne estesero i casi di applicazione, oltre che ai rei di lesamaestà, agli operatori di magie e ai rei di falso, per i quali non valeva il privilegium dignitatis. Non pare che originariamente ...
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Uomo politico (n. Capua 1190 circa - m. presso Pisa 1249); di oscura famiglia, compì gli studî a Bologna; presentato (1225) a Federico II da Bernardo arcivescovo di Palermo, divenne notarius, poi giudice [...] ; trasferito in catene di città in città per essere schernito da tutti, fu accecato con un ferro rovente sotto accusa di lesamaestà. Sembra che non morisse subito, ma che si desse la morte ferendosi la testa, presso Pisa; tra i cronisti che lo ...
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In Roma antica, nome di molte leggi, dovute in maggior parte a L. Cornelio Silla: tra queste sono la de proscriptione, che ordinava la vendita dei beni dei proscritti; la de tribunicia potestate, che toglieva [...] dei questori; l’agraria, per l’assegnazione ai veterani delle terre dei proscritti; la frumentaria, che aboliva le distribuzioni di grano, le de maiestate, de repetundis, de ambitu, che regolavano i processi di lesamaestà, di estorsione, di broglio. ...
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crimenlèse Nel linguaggio giuridico, termine derivato dal latino crimen laesae (maiestatis), con cui si indica il delitto di lesamaestà, o più brevemente ildelitto di maestà; in origine, nel diritto romano, [...] ogni delitto contro la maestà del popolo romano e dei suoi magistrati, in seguito ogni delitto contro regnanti, principi, signori feudali e, in genere, contro lo stato e i suoi magistrati. ...
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Magistrato (n. Prato - m. 1555). Col titolo, creato per lui, di auditore fiscale, fu tra i più stretti collaboratori di Cosimo I nel riordinamento interno dello stato fiorentino. Contribuì alla formulazione [...] di varie leggi, tra cui quella dell'11 marzo 1549 ("legge polverina") per la repressione dei delitti di lesamaestà. ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] azioni tendenti a "distruggere, rovesciare o alterare la nostra santa religione", mentre era nuovamente configurato il delitto di lesamaestà di cui si sarebbe reso colpevole chi "attraverso l'attacco diretto alla pubblica autorità o al sovrano tende ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] sardo).
La prima sezione, senza titolo, comprende i capitoli 1-16 e contiene disposizioni per i reati di lesamaestà, omicidio, veneficio, suicidio, aggressione, ferimento, percosse, grassazione. L'omicidio è punito col taglio della testa, è vietata ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] ‘ragion di Stato’ giustificando l’eliminazione degli avversari politici, dei ‘turbatori’ dell’ordine costituito, per reato di ‘lesamaestà’, tra i più facili da ipotizzare per chi detiene il potere. Sulla base della consacrazione dello Stato assoluto ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] che spinse il G. a insistere nella dimostrazione dell'efficacia del diritto romano in materia dei delitti di lesamaestà e della cospirazione politica per tutelare le esigenze fondamentali della inviolabilità del principe sovrano e della sicurezza ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...