Re dei Visigoti (m. Toledo 586). Associato dapprima al governo dal fratello Liuva I (568), poi (572) solo, estese il suo regno sconfiggendo gli Svevi stanziati lungo la costa atlantica, i Baschi e i Bizantini [...] delle leggi d'Eurico, riducendole, rinnovandole e integrandole; 324 delle costituzioni contenute in questa raccolta d'Eurico e Leovigildo furono in seguito accolte da Recesvindo (alla metà del sec. 7º) in quella che si suole indicare per eccellenza ...
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Figlio (m. 601) di Leovigildo, cui successe nel 586; nel III Concilio di Toledo (589) fu proclamata la sua conversione al cattolicesimo avvenuta per merito di Leandro, arciv. di Siviglia; alla sua seguì [...] la conversione di buona parte del popolo visigoto. Ciò gli suscitò contro l'ostilità dei vescovi ariani e di parte della nobiltà, ma R. riuscì a superare tutte le rivolte sollevate contro di lui. Batté ...
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Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia [...] sveva cessò di esistere ...
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Già governatore della Settimana, antica Gallia Narbonese, fu eletto re nel 567, associandosi (568) il fratello Leovigildo, che successe alla sua morte (572). ...
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Regina visigota (m. 586 circa): moglie del re Atanagildo, dopo la sua morte andò sposa al re Leovigildo, che con queste nozze consolidò la propria posizione. Rimasta nuovamente vedova, dopo aver esitato [...] tra cattolicesimo e arianesimo si mise a capo di una rivolta ariana contro il re cattolico Recaredo, suo figliastro. Vinta, si uccise ...
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Malaga
Città della Spagna, in Andalusia. Fondata dai fenici intorno all’11° sec. a.C., nel 205 a.C. cadde sotto i romani, divenendo civitas foederata e poi, sotto i Flavi, municipio. Distrutta dai visigoti [...] di Leovigildo, fu ricostruita e divenne importante sede episcopale. Conquistata dagli arabi già nel 711, dopo la caduta del califfato (1031) fu fatta capitale di uno dei cosiddetti regni di Taifas, sotto la dinastia degli Hammuditi. Sconfitti ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] Spagna, conquiste riconosciute dallo stesso re dei V. Atanagildo, che per primo fissò la residenza reale a Toledo. Il fratello Leovigildo (567-86) estese il dominio sul regno degli Svevi, in Galizia, e inflisse una sconfitta ai Franchi, ma il suo ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] . Qui gli toccò uno scacco, perché il re austrasico gli preferì, come fidanzato, il re visigoto successore di Leovigildo, Reccaredo, che si era convertito al cattolicesimo. A. prese allora una decisione che molto avrebbe pesato sulle successive ...
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Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] e la tennero, sia pure in proporzioni sempre più ridotte, fino al terzo decennio del 7° sec.; ma già con il re Leovigildo (568-86) il regno era riuscito a riprendersi. La conquista delle isole territoriali che erano rimaste in potere della nobiltà ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Goti
Volker Bierbrauer
I goti
La storia e la cultura dei Goti ebbero un notevole impatto su gran parte dell’Europa [...] , chiaramente testimoniato dal costume e dalle pratiche sepolcrali, risalga all’epoca della riforma legislativa attuata da Leovigildo (568/9-586), tramite la quale veniva ulteriormente indebolita la specificità dei Goti nei confronti dei ...
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