Pittore polacco (n. Przemyśl 1875 - m. 1944). Studiò a Monaco, a Parigi e a Roma. Dipinse fregi decorativi (camera di commercio di Leopoli), marine, composizioni, risentendo di H. Siemiradzki e di M. Klinger. ...
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Storico della letteratura e bibliotecario polacco (Wola Mielecka, presso Sandomierz, 1748 - Vienna 1826). La sua fama è legata alla fondazione (1817) della grande biblioteca "Ossolineum" di Leopoli, nella [...] di quadri, disegni e monete. Si adoperò inoltre per la costituzione della prima cattedra di lingua e letteratura polacca a Leopoli (1817). Tra le sue opere meritano menzione i dialoghi, ispirati a Luciano e B. de Fontenelle, le traduzioni di classici ...
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Generale austriaco (Ancona 1856 - Troppau 1941), combatté allo scoppio della prima guerra mondiale prima in Serbia, poi in Galizia, dove nel giugno 1915 riconquistò Leopoli; comandante supremo, diresse [...] nel 1917 l'offensiva d'estate contro i Russi. Maresciallo dal febbr. 1918, ebbe qualche mese dopo il comando supremo in Ucraina ...
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Metropolita di Kiev (n. in Moldavia 1596 - m. Kiev 1647), figlio di Simeone M., ospodaro di Valacchia e Moldavia; fu educato nell'istituto ortodosso di Leopoli e nel 1631 fondò presso la Kievo-Pečeskaja [...] Lavra un istituto superiore "per l'insegnamento delle scienze libere", da cui si sviluppò l'Accademia ecclesiastica di Kiev. Ottenuto da Ladi slao IV, re di Polonia, il riconoscimento della parità della ...
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Famiglia magnatizia polacca, originaria della Slesia, i cui personaggi più notevoli furono: Jerzy, sostenitore di Sigismondo III; nel 1588-89 divenne voivoda di Sandomierz e starosta di Leopoli; durante [...] l'epoca dei Torbidi, ottenne dal falso Demetrio la promessa del principato di Smolensk e Sieviersk e, in cambio, la figlia Marina M. andò sposa (1605) a Demetrio. Alla morte di questo, rimase a Jaroslav ...
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BANDINELLI, Roberto
Stanislawa Panków
Nacque a Firenze da Michelangelo, figlio di Bartolomeo, detto Baccio, il noto scultore fiorentino. Nel 1617 lasciò Firenze e nella primavera del 1618 si stabilì [...] , ma anzitutto si tentava di codificare una sorta di monopolio per l'attività del B. in base al quale i borghesi di Leopoli non potevano più utilizzare i propri messaggeri. Per questo motivo si inasprirono i rapporti fra la cittadinanza e il B., il ...
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Antropologo polacco (Gluchow 1882 - ivi 1965); assistente (1906) al Museum für Völkerkunde di Berlino, fu poi conservatore del museo etnografico di Pietroburgo. Prof. di antropologia ed etnologia nell'univ. [...] di Leopoli dal 1913, mantenne incarichi di insegnamento in Polonia anche dopo la seconda guerra mondiale. Ha condotto missioni nell'Africa centrale (1907-09), Asia anteriore, ecc., e compiuto studî sull'etnografia degli Slavi, ricerche sulle ...
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Mineralista e petrografo (Bonn 1838 - ivi 1912). Compì un viaggio in Irlanda e al ritorno diede la prima descrizione scientificamente esatta di quelle rocce vulcaniche. Fu poi prof. nelle univ. di Leopoli [...] (1863), Kiel (1868) e infine (1870) Lipsia. Socio straniero dei Lincei (1899). Fondatore della petrografia moderna, fu il primo a diffondere il metodo microscopico di H. C. Sorby. Autore di originali monografie ...
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Storico e uomo politico polacco (Podgórz 1835 - Varsavia 1935), uno dei primi assertori del socialismo in Polonia. Arrestato a Vilna nel 1861 ed esiliato presso Arcangelo, nel 1869 si rifugiò a Leopoli [...] dove pubblicò notevoli studî storici e sociali (Historja powstania narodu polskiego "Storia dell'insurrezione del popolo polacco", 2 voll., 1887; Historja ruchu społecznego w XVIII i XIX stuleciu "Storia ...
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Pittore (Belgorod 1848 - Strzałków, Częstochowa, 1902). Formatosi all'Accademia di Pietroburgo, studiò poi a Monaco e Roma. Ebbe successo con vivaci dipinti ispirati alla vita quotidiana dei Greci e dei [...] Romani (Il riposo, Leopoli, Museo Nazionale; Frine, San Pietroburgo, Museo Russo; ecc.). ...
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