LEOPARDI (Leompardi, dei Leopardi, Leopardo), Alessandro
Valentina Sapienza
Del L., "architetto, scultore, fonditor di bronzi valentissimo; e uno degli incisori di zecca" (Cicogna, p. 297), non si conosce [...] prima notizia documentaria che lo riguarda, un rogito risalente al 25 giugno 1482 nel quale egli si definiva "Alesander Leopardi q[uondam] Leonardi aurifex" (Paoletti, p. 263).
Cominciò a ricoprire una carica ufficiale alla Zecca di Venezia il 27 ...
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CHELPUN (Κάλπων ?)
L. Rocchetti
Nome di sileno su uno specchio etrusco dove è rappresentato in atteggiamento di danza con il dorso coperto di pelle di leopardo insieme a Munthuch.
Bibl.: F. Gerhard, [...] Etrusk. Spiegel, Berlino 1843, tav. 314; H. Heydemann, Sastyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. 33; "Ulisse", Figure mitologiche degli specchi detti etruschi. VII; Munthuch e Chelpun, Roma 1937 ...
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Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
Red.
Personificazione dell'Invidia.
Sappiamo da Luciano che era raffigurato nel dipinto di Apelle, la Calunnia, con l'aspetto di un uomo emaciato, [...] . v. krateros, 30) rinvenuto a Cefalonia (v.) appare come un giovane assalito da quattro animali (leone, tigre, pantera, leopardo), le mani portate al collo in atto di protezione. Probabilmente si tratta di un simbolo profilattico contro il malocchio ...
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BODENIUS (Bodeni[us])
L. Guerrini
Mosaicista romano, della prima metà del IV sec. d. C., che firma, insieme a Q. Natalius Natalinus, un mosaico pavimentale rinvenuto nel 1823 a Thruxton (Hampshire, Inghilterra) [...] dall'ampia cornice decorata, che al centro recava una raffigurazione di Bacco coronato, a cavallo di una tigre (o leopardo?). La raffigurazione centrale, ora perduta, ci è nota solo da disegni. I caratteri dell'iscrizione concordano con quelli ...
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GIUNTA PISANO
A. Tomei
(o di Capitino)
Pittore attivo in Italia centrale tra Toscana, Umbria e, forse, Roma nella prima metà del 13° secolo.La vicenda biografica di G. è parzialmente ricostruibile soprattutto [...] ad catacumbas e il priore e il Capitolo di S. Maria Nova a Roma. In ambedue gli atti compare come testimone "Leopardo clerico nato Magistri Iuncte pictoris Pisani", mentre in quello del 26 maggio viene citato anche un certo "Iohanne Pisano famulo ...
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FONTANA, Giovanni
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo architetto, figlio di Andrea, cittadino veneziano dei sestiere di S. Maria Forinosa in Barbaria. Non esistono dati sulla [...] nel 1507 per la costruzione della nuova Scuola della Misericordia di Venezia.
Al progetto dei F. fu preferito, inizialmente, quello di A. Leopardo. Quando s'iniziarono i lavori per mano dei Lombardo, si seguirono infatti, dapprima, i disegni del ...
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Vedi CEFALONIA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CEFALONIA (v. vol. ii, p. 452)
Red.
Sul promontorio di S. Giorgio sono stati esplorati i resti di un tempio del quale da tempo erano visibili alcune colonne [...] (16o circa) presenta un interessante mosaico policromo con la raffigurazione di Phtonos assalito da quattro animali (tigre, leone, pantera, leopardo). Il mosaico presenta anche la firma del mosaicista: Brateros (v. vol. iv, pag. 402). In uno degli ...
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Vedi MALLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MALLIA (v. vol. iv, p. 797 ss.)
H. van Effenterre
Il Palazzo. - I recenti lavori hanno comportato numerosi restauri e consolidamenti e soprattutto la completa [...] la cronologia particolareggiata di settori di difficile datazione, quali il deposito degli archivi, la regione della sala del leopardo, i lunghi magazzini del lato O e il lato S. I risultati sembrano piuttosto sconfortanti, nonostante si siano ...
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LORENZO da Bologna
Silvia Moretti
Nacque molto probabilmente a Bologna dal muratore Simone che, negli anni Cinquanta del Quattrocento, potrebbe aver lavorato al castello di Rubiera e alla costruzione [...] con alcuni connotati stilistici, suggeriscono l'ipotesi che l'espressione "de Pardis" si riferisca all'emblema araldico, il leopardo, che rivestiva il salone principale della residenza bentivogliesca. Tuttavia L. si firmò più spesso con il solo ...
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leopardo
s. m. [dal lat. tardo leopardus, comp. di leo «leone» e pardus «pantera»]. – 1. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera pardus), che raggiunge anche 2,50 m di lunghezza (compresa la coda), dal pelame di colore fondamentale...
leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.