Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] in clausola. La rima resta compatta sino a fine Ottocento, sotto il segno della sua regolarità, anche se ➔ Giacomo Leopardi innova molto sulla sua prevedibilità e si moltiplicano dal Settecento i componimenti in versi sciolti (null’altro che un tipo ...
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Il cielo
Lara Albanese
Il mondo è una sfera*
La Terra è immensa se paragonata alle nostre dimensioni. Per questo non fu tanto facile sapere quali fossero la sua forma e il suo volume. Però, già più [...] catturarla si vedrebbero file e file di uomini e donne con il naso all'insù e tutti a chiedersi come il poeta Giacomo Leopardi:
"Che fai tu, Luna, in ciel? Dimmi, che fai, Silenziosa Luna?". La Luna ci incanta perché a volte sembra tanto vicina, che ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] lupo, la volpe e l'orso bruno, mentre diventarono più rare le forme di grande mole e progressivamente scomparvero dapprima il leopardo e la iena, poi l'orso speleo ed infine il leone delle caverne. Nelle fasi aride temperate era ampiamente diffuso l ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] che numerosissime ossa spezzate di Makapansgat erano uguali a quelle prodotte dall'attività di carnivori, quali i grandi felini (leopardi o tigri dai denti a sciabola); così l'ipotesi di Dart resta senza conferme. Non sappiamo ancora se gruppi ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] . 391-392.
94 M.M. Olivetti, I convegni romani, cit., p. XIII.
95 I. Mancini, Cultura della riconciliazione, «Il Nuovo Leopardi», 14, 1984, p. [25].
96 Del relativo gruppo di studiosi, solito riunirsi a Bologna in casa Bedeschi, erano parte tra altri ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , al quale limiteremo l’esemplificazione – mostra un’evidente crisi del codice poetico che aveva retto senza smagliature fino a Leopardi compreso; resta ancora largamente in uso, quale che sia il tema o il registro del componimento, la lingua poetica ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] classica nell’Ottocento, Napoli 1962, pp. 591 segg. C’è un «antigentilesimo» che ancora una volta divide Manzoni da Leopardi.
74 Su queste virtù complementari cfr. N. Bobbio, Elogio della mitezza, Milano 1910, p. 44. Altra cosa è propriamente ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...