DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] 1814 di C. Botta, ma "dopo quasi un secolo, è facile a noi riconoscere, più che non lo riconoscessero gli stessi amici del Leopardi, che la Crusca ebbe torto" (Ferretti, p. 59).
Fu buon giudice dunque il D. in questo caso: e spaziava con facilità dai ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] , a cura di F. Gavazzeni, F. Longoni & M.M. Lombardi, Torino, Einaudi-Gallimard, 2 voll., vol. 2° (Prose e saggi).
Leopardi, Giacomo (1987), Poesie e prose, a cura di R. Damiano & M.A. Rigoni; con un saggio di C. Galimberti, Milano, Mondadori ...
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DIMOSTRATIVI, PRONOMI
I pronomi dimostrativi più frequenti nell’uso sono questo e quello (➔dimostrativi, aggettivi)
Non capisco questo: come fai a vincere sempre
Quello che senti è il mio cane
A [...] usano soltanto per il soggetto maschile singolare e sempre in relazione a una persona che è già stata menzionata
Giacomo Leopardi nacque a Recanati il 28 giugno 1798. Questi studiò nella biblioteca del padre Monaldo
Il castellano avea già pagato lo ...
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Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] Tra storia e linguaggio (1949); Considerazioni su alcune correnti linguistiche attuali (1953); Due studi irlandesi (1959); Leopardi linguista ed altri saggi (1963); Per una storia della ricerca linguistica (1965); Linguistica generale, strutturalismo ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] Le Monnier, p. 38.
Leonardo da Vinci (1952), Scritti scelti, a cura di A.M. Brizio, Torino, UTET, p. 79.
Leopardi, Giacomo (19534), Zibaldone, a cura di F. Flora, Milano, Mondadori, pp. 819-820, 1499, 1500, 1508.
Machiavelli, Niccolò (1982), Discorso ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] ancora l'indagine sulla presenza crescente di Virgilio e decrescente di Orazio nel pensiero e nella poesia di Leopardi (Leopardi fra Virgilio e Orazio); o le efficaci precisazioni su aspetti e limiti della cultura classica del 'classicista' Carducci ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] Operette morali (1ª ed. 1827), caratterizzate dalla molteplicità di registri stilistici (Vitale 1992a) e poi corrette da ➔ Giacomo Leopardi per l’edizione del 1835, dove lo scrittore mira «ad accentuare la aggraziata e armoniosa varietà della sua ...
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MANDOSIO, Carlo
Enrico Renna
Nacque a Roma il 22 ag. 1682 e fu ammesso nella Compagnia di Gesù l'11 maggio 1702. Dal 1711 - anche se, per la precisione, il suo nome figura ufficialmente nell'elenco [...] , apparve a Torino, nel 1878, a cura di Antonio Maria Sandrone. Tra gli estimatori dell'opera si può annoverare anche Giacomo Leopardi (Note ai Canti, per l'edizione fiorentina del 1831, canzone VII [Alla Primavera], I, 5).
Il M. morì a Prato il ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] Serianni (1988) sostiene che …
(2) a. Carlo (Dio non voglia) viene a trovarmi domani
b. un famoso verso di Leopardi («Silvia, rimembri ancora …») …
Ogni sequenza di testo o di segni tra parentesi deve tuttavia essere sempre espletiva, ossia poter ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] di Calcutta (giustamente Morpurgo Davies 1996: 103 ha parlato a questo proposito di una «agiografia tradizionale»).
Anche ➔ Giacomo Leopardi ricavò alcune notizie sul sanscrito da un giornale di Cesena che faceva riferimento proprio a Paolino da San ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...