MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] e uniche composizioni (Barcarola, 1897; Serenata, 1900; Le pastorelle montanine di Franco Sacchetti, 1901; Tre canti di Giacomo Leopardi, 1902; Gavotta, 1902; riedite in M. Marangoni, Cinque liriche: per pianoforte e canto, Milano 1956).
Rientrato a ...
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Giuliano, Antonio
Domenico Musti
Archeologo e storico dell'arte, nato a Roma il 17 marzo 1930. Professore universitario dal 1967, ha insegnato presso l'università di Genova archeologia e storia dell'arte [...] I cammei della Collezione medicea nel Museo archeologico di Firenze (1989); Storia dell'arte greca (1989, 1998²); Giacomo Leopardi e la Restaurazione: nuovi documenti (1998). Per la serie Museo nazionale romano è il curatore delle sezioni Le sculture ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] a numerose iniziative simili, inviando, oltre alle già citate, fotografie quali Siamo cristiani anche noi, Le colline di Leopardi, Fantasmi in riva al mare, Presenza. La prima mostra del gruppo MISA – alla quale seguirono, nel 1955, quelle ...
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PAZZI, Enrico
Giovanni Fanti
PAZZI, Enrico. – Nacque a Ravenna il 20 giugno 1818, da Pietro e da Giuseppa Baldani.
Dopo aver frequentato le scuole primarie, dimostrando fin da piccolo spiccate capacità [...] di L. Scardino, Ferrara-Ravenna, 1991); contributi principali pubblicati prima e dopo tale testo sono:
F. Tribolati, Il primo busto del Leopardi in Italia, in Appendice alle letture di famiglia, II (1856), 11, pp. 692-696; Le feste per Farini, in L ...
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CANDIDI, Marianna
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque a Roma il 3 febbr. 1756 da Giuseppe, medico dotato di notevole cultura umanistica, e da Maddalena Scilla, nata da una ricchissima famiglia siciliana (Agostino, [...] , J.-B. Seroux d'Agincourt, Cunich, Fea, Poniatowsky, Valadier, Tambroni, Cancellieri, Milizia, Canova, G. Capogrossi Guarna, G. G. de Rossi, Leopardi. Dato l'interesse della C. per l'archeologia, fra gli ospiti più assidui era E. Q. Visconti, che la ...
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YARHIBŌL
G. Garbini
L Divinità maschile palmirena; è una delle figure che accompagnano nelle raffigurazioni il dio Bēl (v.).
Y., come diverse delle divinità palmirene, si presenta come un dio solare, [...] raffigurazione insolita di Malakbēl, che lo avvicina a quella del dio palmireno Malka in piedi su un carro tirato da due leopardi, si trova su un altro lato del ricordato altare capitolino: il dio è su un carro tirato da quattro grifoni galoppanti ...
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Pittore, scultore e orafo (Firenze 1435 - Venezia 1488). Annoverato tra le principali figure della vita artistica fiorentina nella seconda metà del 15° secolo, nella scultura V. realizzò una monumentalità [...] di un monumento equestre a B. Colleoni; il modello fu eseguito nel 1481, ma soltanto nel 1492 fu fuso da A. Leopardi, che aveva perso il concorso per la statua contro il Verrocchio. Nel 1483 V. aveva intanto consegnato a Orsanmichele l'Incredulità ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] Quattrocento figurativo e pagine dedicate allo studio della luce nella Commedia di Dante o alla doppia vista in Leopardi: queste ultime, assieme ad altri interventi leopardiani, riproposte nel volume La nascita dell'infinito (1989).
Bibl.: O. Macrí ...
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GRASSI, Giovannino de'
Marco Rossi
Non si ha alcuna notizia certa per stabilire la sua data di nascita; i documenti attestano che era figlio di Guglielmo e abitava a Milano, prima nella parrocchia di [...] ghepardo accosciato, un unicorno e un orso bruno, i fogli 1v-2r spalancano alla vista un daino, due cervi e un leopardo, permettendo di cogliere a fondo la raffinata tecnica del G., nella quale la nitidezza del segno grafico convive con la morbidezza ...
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TIRESIA (Τειρεσίας, Τειρεσίης; Tiresias; etr. Terasias)
G. Uggeri
Indovino tebano di remota tradizione ctonia.
Forse in origine divinità beotica di carattere profetico (cfr. Anfiarao, Trofonio). T. richiama [...] policromo di Torre S. Severo (Orvieto) Ulisse invoca l'anima di T. con sacrifici. T. (Τηρησίας), barbato, che caccia i leopardi, celebra la Megalopsychia nel tardo mosaico di Yakto, come uno dei sei cacciatori mitici: a torto gli si nega questa ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...