MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] appunto a Cristina Trivulzio che il M. dovette l’esordio nel mondo del giornalismo come compilatore, con P.S. Leopardi, della Gazzetta italiana che ella aveva fondato a Parigi nel 1845 per ravvivare nell’ambiente dell’emigrazione la discussione sul ...
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dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] Il fior de' tuoi gentili anni caduto "; " E di fiori odorata arbore amica "; " Le ceneri di molli ombre consoli " - a Leopardi giovane - " E rifugio non resta altro che il ferro "; " Agli atroci del fato odi sottrarre "; e fu frequentissima sonorità ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] versi nei quali narra della sua visita a Genova (1753) e quelli dedicati al viaggio a Napoli (1754), che piacquero al Leopardi della Crestomazia e della Ginestra per il contrasto che il B., nel gusto settecentesco del pittoresco e del sublime, si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] dal 1861 al 1872.
Le simpatie di Salvemini andavano comunque a Cattaneo, che egli non esitava a includere, con Giacomo Leopardi, Giuseppe Verdi, Camillo Benso conte di Cavour e Francesco De Sanctis, «nella rosa dei cinque massimi geni italiani dell ...
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SOLARI, Tommaso
Isabella Valente
– Nacque a Napoli il 4 settembre 1820 da Angelo e da Maria Orazi (Bova, 1846). La madre morì quando Solari era giovanetto (1833). Il padre e il nonno furono valenti [...] Olivares, 1997, p. 33) e un medaglione-ritratto nella chiesa di Piedigrotta, poco distante dalla tomba di Giacomo Leopardi, al quale Paolina era stata legata da affettuosa amicizia.
In seguito alla commissione del busto del giureconsulto Roberto ...
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TIZZANI, Vincenzo
Giuseppe M. Croce
– Nacque a Roma il 27 giugno 1809, secondo figlio di Paolo, artigiano pastaio, e di Teresa Bedoni, e fu battezzato il giorno dopo nella chiesa di S. Luigi de’ Francesi.
Rimasto [...] numerosi voti, pronunciandosi su opere letterarie, storiche e filosofiche. La sua severità censoria, che non risparmiò autori come Leopardi, Balzac, Georges Sand, Carlo Botta, non arrivò comunque, come vollero i suoi detrattori, a pretendere la messa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] dall’antinomia di Poesia e non poesia (1923) che seziona letteralmente le opere di classici come Dante o Leopardi e causa gravi ritardi nell’assimilazione del valore di rottura delle avanguardie europee.
Letteratura e libertà
Nonostante Croce si ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] di essere un imitatore: ma è l'accusa meno consistente. È vero che molti dei suoi versi ci ricordano Dante, Foscolo, Leopardi, Manzoni, o Byron, Lamartine, Hugo, ileine; è vero che, non a caso, sono stati fatti altri nomi, Musset, Uhland, Goethe ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] di esso» (Serianni 1989: 461):
(12) a. l’infelicità e disperazione totale della vita, è un sommo male quaggiù (Giacomo Leopardi, lettera ad Angelo Mai, 30 marzo 1821)
b. quell’uggia, quell’orrore indefinito con cui l’animo combatteva da qualche ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] per gennaio (Vitale 1996: 119 e Manni 2003: 195). Stupisce di più, invece, il fatto che ancora ➔ Giacomo Leopardi, per es., scrivesse carcioffo e il purista Basilio Puoti faggiolata, per effetto dalle pronunce regionali.
Proprio l’influsso delle ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...