PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] des deutschen Humanismus, Berlin 1893, pp. 151, 156, 279 s., 346 s.; R. Sabbadini, U. P., in Da Dante a Leopardi. Per nozze Scherillo - Negri, Milano 1904, pp. 285-289 (ristamp. in Id., Classici e umanisti da codici Ambrosiani, Firenze 1933, pp ...
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CICOGNANI, Antonio
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Nacque a Faenza il 18 maggio 1857 (e non il 29 maggio 1858 come in Enc. della musica Rizzoli Ricordi)da Angelo e Maria Ghetti. Entrato al liceo musicale di Bologna (dove ebbe come [...] .
Musicò inoltre le liriche: "Passa la nave mia" (Carducci); "La lavandaia di San Giovami" (Carducci); "Ho pianto" e "Imitazione" (Leopardi), "Testina d'oro" (S. Ferrari); "Magia di baci" e "Spiando ai vetri" (C. Zangarini); "Su l'erta dolorosa" (A ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] degli sviluppi moderni, «a principiare dal Marino» (Vitale 2007: 863), dunque dal Barocco e dal Manierismo. Per ➔ Giacomo Leopardi costituì un esempio e un serbatoio imprescindibile di lingua e stile peregrini e arditi, e negli episodi di manierismo ...
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CAGNACCI (Cagnaccio, Cagnazzi, Canalassi, Canlassi), Guido (Guidobaldo)
Sandra Vasco
Nato il 13 genn. 1601 a Sant'Arcangelo di Romagna, fu battezzato il 20 gennaio di quell'anno come si apprende dall'atto [...] stilistico del pittore. Del 1637circa sono: il S. Francesco in estasi e il S. Giuseppe in estasi (entrambi in casa Leopardi ad Urbania); di poco successivi il S. Giuseppe (Forlì, oratorio dei falegnami: copiato più volte durante il sec. XVII come ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] dai vv. 116-117 ai vv. 118-120)
(3) Sempre caro mi fu quest’ermo colle
[…]
Ma sedendo e mirando
(Giacomo Leopardi, “Infinito”, passaggio dai vv. 1-3 ai vv. 4-8)
Si tratta del resto di un valore che ritroviamo nelle congiunzioni corrispondenti ...
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TARGIONI TOZZETTI, Antonio.
Daniele Vergari
– Nacque a Firenze il 30 settembre 1785, primogenito di Ottaviano (v. la voce in questo Dizionario) e di Vittoria Campana, sorella del botanico ferrarese [...] un noto salotto letterario che vide la presenza dei principali letterati e scienziati italiani fra cui Giacomo Leopardi, Carlo Torrigiani, Guglielmo Libri, Pietro Giordani, Giovanni Frassi, Guglielmo Pepe. Come la moglie, Antonio fu impegnato anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo l’avventura delle avanguardie e la distruzione della prima guerra mondiale, [...] rondista resta sostanzialmente sinonimo di eleganza formale e perfezione del mestiere, da riconoscere nell’esempio di Leopardi e Manzoni.
Contemporanemente anche le arti figurative riscoprono la disciplina e la serietà del mestiere, secondo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sogno degli umanisti: la filologia a misura delle cose
La lezione petrarchesca, [...] ). A giusta ragione dunque è stato detto che Alberti è il fondatore di quel pensiero umoristico moderno che passando per Leopardi arriva a Pirandello. Alberti, come e forse più di altri umanisti, sa far vibrare la viva modernità della voce degli ...
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FALLANI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Roma il 15 nov. 1910 da Achille ed Elvira Mazza; ordinato sacerdote nel 1933, si laureò in teologia all'università lateranense e in lettere nel 1937 presso [...] dokita C. Maino e i suoi fratelli di Sangmélima, ibid. 1981; Città del Vaticano, con F. Quilici, Milano 1984; le voci Leopardi e Pascoli, in Enc. catt., la voce G. Guinicelli, in Letteratura italiana (Marzorati). I minori, I, Milano 1961, pp. 159-170 ...
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ZANDOMENEGHI, Luigi.
Elena Catra
– Nacque a Colognola ai Colli (Verona) il 20 febbraio 1779, da Pietro e da Caterina Gonzato o Conzato (Rizzioli, 2016, p. 512). Fonti dell’epoca narrano che la famiglia [...] il monumento a Bartolomeo Colleoni a Venezia, occupandosi in particolare del ripristino del fregio bronzeo di Alessandro Leopardi. Contemporaneamente s’interessò di miologia, osteologia ed estetica e pubblicò il trattato Del bello nella pittura e ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...