FAIMALI, Opilio (Upilio)
Maurizio De Meo
Nato a Gropparello, nell'Appennino piacentino, il 17 ag. 1824, nono figlio di Luigi e Antonia Magnani, modesti braccianti agricoli, ad appena undici anni si allontanò [...] fu allietato da figli e i rapporti con la moglie, dotata di un carattere piuttosto duro (in paese si mormorava: "Ha domato leopardi e tigri ma con l'Albertina non ce la fa"), si deteriorarono tanto che i due finirono per separarsi.
Assistito da una ...
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TELL ARPASHIYYA
A. Bisi
Sito mesopotamico sull'alto Tigri, nel distretto di Mossul, che ha rivelato alcune delle fasi più antiche della cultura mesopotamica (Samarra, Tell Halaf, el-῾Ubaid; V e IV millennio [...] il Mallowan denomina cream-bowl, con sagoma carenata che evoca un prototipo metallico perduto. I fregi di animali (leopardi, cervidi, uccelli, cobra arrotolato) che erano presenti nella prima fase, scompaiono nella fase media; in questa predominano ...
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BASSANI, Ugo
Fabio Fano
Nacque a Padova (o Verona) il 5 giugno 1851. Dopo aver coltivato gli studi letterari, si dedicò alla musica, seguendo al conservatorio di Milano i corsi di pianoforte e composizione [...] in do min. a un soggetto e due contrassoggetti), una lirica per canto e pianoforte su L'Infinito di G. Leopardi, una Serenata da cantarsi sulla cosiddetta "galegiante" a Venezia, una Sonata per violino e pianoforte, e altre liriche per canto ...
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Plutarco
Emanuele Lelli
Biografie a confronto
Plutarco è autore di numerosissimi scritti di filosofia, morale ed educazione, nonché delle famose Vite parallele, biografie in cui sono accostati un personaggio [...] fonte per la conoscenza del mondo greco. Amato dagli umanisti per la sua concezione dell’umanità e dell’amicizia, a Plutarco si ispirò Vittorio Alfieri nelle sue tragedie e anche Giacomo Leopardi che ne riprese alcuni motivi nelle Operette morali. ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] la vittoria di quest'ultimo. I moderni lo apprezzano meno ripetendo spesso il raro assurgit Hesiodus di Quintiliano: ma fu caro al Leopardi che ne tradusse la Titanomachia, e al Pascoli. Certo nuoce a E. il paragone con Omero, il poeta del passato ...
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TOMMASEO, Niccolò
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Sebenico in Dalmazia il 9 ottobre 1802 da Girolamo, modesto negoziante, e da Caterina Chevessich, morto a Firenze il 1° maggio 1874. La sua famiglia, che [...] egli era portato a lambiccare questi mali umori, come nei crudeli epigrammi (consegnati per altro in lettere intime) contro il Leopardi. Si è parlato ripetutamente d'una sua intima scissione, ma bisogna vedere quali sono in lui gli elementi che non ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] si ebbero fino ad oggi bellissime applicazioni di nuove maniere per intendere e trattare l'allegoria. Può dirsi in genere che, come il Leopardi magistralmente fece, si ha ora di solito, più che un "velo" sotto il quale si debba scorgere il "vero", un ...
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MACERATA (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Giuseppe CASTELLANI
Capoluogo di una delle quattro provincie delle Marche. La città è tutta distesa, da E. a O., sul dolce versante solatio d'una [...] , incunabuli, opere, con annessa Pinacoteca e Museo del Risorgimento; ha un museo ornitologico presso il liceo Leopardi, istituti e convitti secondarî classici, tecnici, magistrali e professionali d'ogni grado.
Monumenti. - La fisionomia artistica ...
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IRONIA (gr. εἰρωνεία da εἵρων, lett. "interrogante")
Manara VALGIMIGLI
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È, precisamente, modo d'interrogare altrui fingendo di non sapere, o almeno esagerando, per reazione o per modestia, il proprio [...] a tutti noti quelli di Victor Hugo e del Carducci. Amaro sarcasmo, più che ironia, suonano alcune Operette morali del Leopardi. Ironia invece, talora così leggiera che non oltrepassa lo scherzo, si ha negli autori di temperamento "classico", p. es ...
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Nacque in Venezia l'11 dicembre 1712; studiò lettere e scienze a Roma, a Bologna e a Firenze sotto maestri celebrati: Eustachio Manfredi, gli Zanotti, il Beccari, il Caldani, A.M. Ricci, i quali bene educarono [...] nepoti...
(i quali, tra parentesi, sono buoni endecasillabi, e ne deve far conto chi studii l'arte del Foscolo e del Leopardi). Aliti freschi e sani, annunziatori di fervida vita avvenire; e ne sia lode al borghese nobilitato per virtù d'ingegno, che ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...