LUDOLF, Guglielmo
Marco Meriggi
Nacque a Istanbul il 23 luglio 1818, dal conte Giuseppe Costantino, ambasciatore del Regno delle Due Sicilie presso la Porta ottomana, e dalla contessa Tecla Weissenhof.
Gli [...] di Torino, dove, peraltro, finì presto per subentrare di fatto all'inviato straordinario e ministro plenipotenziario P.S. Leopardi, destituito per aver cercato di dare un impulso più deciso alla partecipazione del corpo di spedizione borbonico alla ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] spirar d’ambrosia l’aure innamorate» (“E tu nei carmi avrai perenne vita”, vv. 13-14).
La sinestesia è preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. nel primo verso de “La sera del dì di festa”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce e chiara è la notte ...
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Nacque a Perugia il 21 ag. 1841 da Gratiliano, di famiglia originaria di Recanati. Fu indirizzata e guidata personalmente dal padre a severi studi classici e letterari: sin da giovanetta conosceva con [...] di viaggio, pubblicati postumi a Firenze nel 1905 e nel 1907.
Nel 1897, mentre lavorava al testo di un discorso su G. Leopardi, la B. fu colta da trombosi cerebrale. Visse ancora qualche anno, ma non poté più scrivere. Morì a Perugia il 3 febbr ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] a chi la mira
(Vita nuova XXVI, 7-9)
Nell’Ottocento l’anadiplosi costituirà un tratto retorico specifico di ➔ Giacomo Leopardi. Basterà ricordare “A Silvia”:
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quello che prometti allor?
Perché di tanto inganni ...
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Rossetti, Dante Gabriele
Pompeo Giannantonio
Poeta e pittore (Londra 1828 - Birchington 1880), figlio di Gabriele (v.), il quale gl'impose i nomi di Gabriel Carlo Dante, che furono da lui sostituiti [...] lui.
Bibl. - J. Knight, Life of D. G. R., Londra 1887; A. Graf, Preraffaelliti, simbolisti ed esteti, in Foscolo, Manzoni e Leopardi, Torino 1898; H.C. Marillier, D.G.R.: an illustrated Memorial of his Art and Life, ibid. 1899; Pre-Raphaelite Diaries ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] sottigliezze intellettuali di quella lirica, la cui artistica compostezza attrasse d'altra parte nuovamente, nel sec. XIX, poeti quali Leopardi e Carducci.
Con l'umanesimo nacque, anche, in Italia una lirica in latino, la quale ebbe, come l'umanesimo ...
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GOGGIAM (A. T., 116-117)
Giuseppe Stefanini
Uno dei quattro regni in cui si divideva storicamente l'Abissinia, oggi una delle provincie dell'Impero Etiopico; si trova nel cuore della regione a S. del [...] parte alta dei monti. La fauna abbonda di antilopi, gazzelle, cinghiali; nel Damot, meno popoato, viiono anche leoni, leopardi, bufali ed elefanti; l'Abai ha coccodrilli e ippopotami.
Gli abitanti, di razza abissina e di religione cristiana copta ...
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TERZINA
Mario Pelaez
. Metrica. - Elemento della seconda parte del sonetto (v.), ma, usata da sola, è la strofe gloriosa della Divina Commedia, composta di tre versi endecasillabi col primo e terzo [...] in talune forme della drammatica.
Tra i moderni si giovarono della terzina in dolci elegie il Foscolo (Le rimembranze) e il Leopardi (Il primo amore) che ha pure un ternario satirico (I nuovi credenti). Ai nostri tempi ne diedero esempî bellissimi il ...
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Nato ad Acquapendente, in quel di Viterbo, il 29 agosto 1724, studiò nel seminario di Montefiascone, dove a sedici anni era già professore di eloquenza, e vi rimase, probabilmente, sino al 1764. Si era [...] Poema Tartaro), in Nuova Antologia, 15 ottobre 1893; Ch. Dejob, Les "Animaux parlants" de C. et les "Paralipomènes" de Leopardi, in Revue des cours et des conférences, VI, Parigi 1898, p. 22; F. Bernini, Storia degli "Animali parlanti", Bologna 1901 ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] a.C., ma dal Vanden Berghe all'XI sec. a.C. Altre figurine in t. provenienti sempre da Marlik, raffiguranti asini, cavalli, orsi, leopardi e cani, sono anch'esse databili intorno all'inizio del I millennio a.C.
Nell'Età del Ferro si nota una rottura ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...