PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] e D’Annunzio, nonché la sua collaborazione a riviste e giornali. Ma furono anche gli anni d’una intensa frequentazione di Leopardi, da cui derivarono conferenze e saggi, come Il sabato (1896) e La ginestra (1898). La sua poesia rimase segnata in modo ...
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BELLINI, Bernardo
Liana Capitani
Nato a Grianie (Como) il 24 febbr. 1792 da Carlo e da Maria Bononi, nel 1811 si impiegava presso la prefettura di Como per mantenersi agli studi universitari a Pavia, [...] Idilli di Teocrito, Mosco e Bione (Cremona 1818-19), tutti mediocri lavori che gli attirarono le derisioni di G. Leopardi. Nel 1814 si era recato a Milano, frequentando l'ambiente letterario e partecipando in senso classicista alle polemiche sulla ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] , IV, Venezia 1762, p. 271; D. Pancini, Ciro di Varmo-Pers. Memorie biografiche-letterarie, Udine 1883; L. Visalli, C. di P. e Giacomo Leopardi, in Pagine friulane, I (1888), 3, p. 2; B. Guyon, C. di P. e la sua poesia, Udine 1897; G.B. Di Varmo ...
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JOPPOLO, Beniamino
Simona Carando
Nacque a Patti, presso Messina, il 31 luglio 1906, terzo dei cinque figli di Giovanni e Paolina Sciacca. Il padre, di Sinagra, era proprietario terriero e professore [...] diciotto anni, sono incentrati sul tema di un sensuale rapporto con la natura, in un linguaggio lirico che echeggia variamente G. Leopardi, G. D'Annunzio, D. Campana.
Dopo la laurea tornò a Messina presso i genitori e vi rimase fino al 1935, escluso ...
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Poeta ungherese (Szombathely 1913 - Budapest 1989). Iniziò a comporre poesie giovanissimo e attirò l'attenzione dei critici con la sua tesi di laurea sulla poetica (A vers születése "La nascita del verso", [...] sapiente, motivi della lirica universale con la tradizione poetica magiara. Rilevante anche la sua attività di traduttore da lingue orientali e occidentali, tra cui l'italiano (Dante, Petrarca, Metastasio, Leopardi, D'Annunzio, Palazzeschi, ecc.). ...
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Poeta bucolico greco di Siracusa, seguace e imitatore di Teocrito, fiorito intorno al 150 a. C. (dall'enciclopedia bizantina di Suda è messo infatti in rapporto con un Aristarco, probabilmente il grande [...] di M. l'altro poemetto mitologico Megara, troppo diverso dagli altri e mediocre per stile e metro; l'Epitafio per Bione (personaggio che fu posteriore a M.) è di età più recente. Le sue poesie furono splendidamente tradotte da Leopardi giovane. ...
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MANUZZI, Giuseppe
Antonio Carrannante
Ultimo di cinque figli, nacque il 18 marzo 1800 in località Bulgaria (frazione di Cesena) da Francesco e da Maddalena Magnani.
Ancora fanciullo fu ospitato da un [...] - G.P. Vieusseux, Carteggio inedito, a cura di R. Ciampini - P. Ciureanu, I, (1825-1834), Roma 1956, pp. 134 s.; G. Leopardi, Tutte le opere, con introduzione e a cura di W. Binni, I, Firenze 1969, ad ind.; B. Migliorini, Storia della lingua italiana ...
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Manacòrda, Giorgio. – Poeta, narratore e critico letterario (n. Roma 1941). Professore universitario di Letteratura tedesca, è stato scoperto come poeta da P.P. Pasolini, grazie al quale ha iniziato a [...] poesia come espressione antropologica e non come prodotto dell’estetica. Tra i suoi libri: Materialismo e masochismo. Il Werther, Foscolo e Leopardi (1973) e La poesia è la forma della mente (2002). Del 2012 è il suo primo romanzo Il corridoio di ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] ), e anche i poemi eroicomici, dalla Secchia rapita di Alessandro Tassoni ai Paralipomeni della Batracomiomachia di ➔ Giacomo Leopardi.
L’ottava (anche ottava toscana) è una strofe, o stanza, di otto endecasillabi (➔ endecasillabo) rimati secondo lo ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] è percorsa da una vena dolente di pietà che ne condiziona il titanismo, ed è da sottolineare il rifiuto giovanile di Leopardi nei confronti della poetica romantica, di cui pure condivide l’idea di una poesia come effusione dell’anima, puro lirismo ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...