Storico della letteratura e poeta ungherese (Mór 1862 - Budapest 1944). Vissuto parecchi anni in Italia, ha tradotto dall'italiano (Dante, Petrarca, Leopardi, Ariosto, Pirandello, ecc.) e alla letteratura [...] italiana ha dedicato molte sue opere: Goldoni és Alfieri ("G. e A.", 1892); Az olasz irodalom torténete ("Storia della letteratura italiana", 2 voll., 1896); Dante (1907); A ford tás muvészete ("L'arte ...
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ROVERELLA, Bartolomeo
Elisabetta Traniello
– Nacque a Rovigo nel 1406, figlio del notaio Giovanni di Bartolomeo di Gennaro e di Beatrice di Giovanni Leopardi, esponente di una notabile casata di Lendinara.
Ebbero [...] avuto Teofilo, poi cortigiano estense), Giacomo, Florio, Caterina (sposa di Nicolò Brusati), Pietro (sposo prima di LeopardaLeopardi e poi di Contessa Zabarella, e padre del futuro arcivescovo di Ravenna, Filiasio), Giovanni Francesco e, infine ...
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Poeta italiano (Chiavenna 1869 - Milano 1942). Prof. di letteratura italiana nell'univ. di Padova (1916-1938), autore di un discusso volume sul Leopardi (Un maestro di vita, 1917) e di alcuni studî danteschi, [...] ed editore delle Rime di Dante da Maiano (1896). La sua poesia predilige, seguendo un po' la moda del tempo ma con sincero impegno umanitario, i temi sociali perseguendo un generoso sogno di riscatto dell'umile ...
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Poeta (Frosinone 1840 - Roma 1867), fratello di Giambattista. Come il fratello tenne a modelli i Greci e risentì ancor più vivacemente di G. Leopardi, per i suoi brevi idillî in sciolti, ricchi di colore [...] e felici nel paesaggio (Poesie, 1865; Poesie e lettere, 1867). Per le sue idee liberali fu condannato nelle prigioni pontificie ...
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Letterata (Firenze 1785 - ivi 1859); nel 1802 sposò il conte Francesco Malvezzi di Bologna; le sue traduzioni di Cicerone (Repubblica, 1836, lodata da Leopardi, che si era invaghito della M. C. durante [...] il suo soggiorno a Bologna; Lucullo o sia il secondo dei primi due libri accademici, 1836) e del Riccio rapito di A. Pope (1822) hanno notevoli pregi; scarso valore ha invece il poemetto La cacciata del ...
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Scrittore e giornalista italiano (Napoli 1902 - Roma 1973), si è occupato di critica letteraria (Edoardo Scarfoglio ed altri studi romantici, 1932; Umanità di Leopardi, 1934; Studi di poesia, 1934; Antologia [...] dei poeti napoletani, 1944, nuova ed. 1955, ecc.), e, soprattutto, di politica. Dopo la Liberazione, fu redattore capo (anche con lo pseudonimo di Babeuf) del quotidiano monarchico Italia Nuova di Roma; ...
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GIAGUARO (dal nome locale yaguara; lat. scient. Felis (Panthera) onca L.; fr., ted., ingl. Jaguar, sp. yaguar, onzar)
Oscar De Beaux
Rappresentante dei leopardi in America. Raggiunge 2 m. di lunghezza [...] di tronco; di forme relativamente tarchiate, con testa piuttosto pesante e a sagoma quadrata, con manto ornato di macchie generalmente ad anello, il campo del quale è più intenso del colore generale e ...
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Poeta lirico greco dell'età ellenistica (forse della fine del 4º sec. a. C.); di lui abbiamo alcuni trimetri giambici di un inno a Pan. Il Leopardi, correggendo un passo di Ateneo, lo considerò autore [...] di un coro lirico in onore di Demetrio Falereo ...
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Tipografo editore (Venezia 1757 - Milano 1833); attivo dapprima a Venezia (1793-97), si diede poi alla vita politica e fu legato della Repubblica Veneta a Parigi (1797). Quindi editore a Milano (dal 1810), [...] Il Ricoglitore (1820-24), poi Il Nuovo Ricoglitore (1825-33) e infine Rivista europea (1838-47). Fu amico di G. Leopardi, che aiutò con collaborazioni e di cui pubblicò la prima traduzione dal greco (1817). I suoi eredi pubblicarono (dal 1835) la ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] . Tra le opere: Lettere dall'esilio (1899).
Vita
D'ingegno precoce, nel 1826 si recò a Firenze dove strinse amicizia con Leopardi, che gli era parente, con N. Tommaseo, con G. B. Niccolini, con G. Capponi. Tornato a Pesaro alla morte del padre ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...