PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] Correggio è delle più belle che il P. abbia scritte. Il pensiero iniziale, su cui s'indugerà così dolorosamente il pessimismo leopardiano, è che la Natura è stata più benigna verso i bruti che non verso gli umani, perché delle miserie comuni a loro ...
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SHEN-SI (A. T., 97-98)
Giovanni Vacca
Provincia della Cina settentrionale. Il nome significa "a ovest", si, del "passo", shen: il passo di Tüng-kwuan, presso il gomito del Fiume Giallo. Anticamente comprendeva [...] valle del Wei ho abbondano uccelli acquatici, oche, anatre, ibis, aironi. Nei monti Ts'in ling si hanno orsi, tigri, leopardi, cinghiali, cervi, daini muschiati. La fauna e la flora del Shen-si sono assai più ricche; si annoverano oltre duecento ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] primato delle "Scienze, e soprattutto delle scienze di applicazione"; la risposta del poeta, piuttosto di circostanza, è ora contenuta in G. Leopardi, Epistolario, VI, Firenze 1940, pp. 327 s.). Ma ciò che va notato è il non venir meno nel F. dell ...
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SABBATINI, Innocenzo
Giovanni Duranti
– Nacque a Osimo (Ancona) il 19 marzo 1891 da Pasquale e da Vincenza Costantini.
Venne iniziato all’arte edificatoria dallo zio materno, l’architetto Costantino [...] ’autonomia di indagine e sperimentazione disciplinare.
Nel 1914 progettò in collaborazione con lo zio Costantino il liceo-ginnasio Leopardi nella sua città natale, solida e sobria composizione con garbati accenti viennesi. Nel 1915 venne premiato al ...
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F. Ippolitoni Strika
ÇATAL HÜYÜK (v. S 1970, p. 47, s.v. Anatolia). - Città neolitica del VII-VI millennio a.C., situata nella pianura di Konya, non lontano dalle montagne del Tauro e da cave di ossidiana [...] e croci sono dipinti anche su statuette femminili a Ç. H., ad Arpačiya e a Yarım Tepe. La pelle maculata del leopardo compare anche in copricapi elaborati - un interessante raffronto è in una statuetta calcolitica da Can Hasan - e in pettorali; sono ...
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BARBARO, Alvise
Gino Benzoni
Nacque a Venezia nel 1454 dal procuratore di San Marco Zaccaria e da Chiara, figlia del futuro doge Andrea Vendramin. Nel 1478, insieme a Giovanni Loredan e Giacomo Trevisan, [...] Asburgo. Nel gennaio dell'anno seguente fu nominato provveditore alle fortificazioni di questa città: con la collaborazione di Alessandro Leopardi, fece iniziare nel marzo le fondazioni in muratura, ma, procedendo i lavori un po, a rilento - il B., d ...
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De Chiara, Stanislao
Giuseppe Inzitari
, Studioso di D. (Cosenza 1856 - ivi 1923), presidente dell'Accademia cosentina. Si dedicò con molto fervore allo studio e alla diffusione del culto di D. in Calabria. [...] Commedia " a simiglianza di quelli che - si licet... - pel Petrarca e pel Poliziano à fatti il Carducci e per qualche poesia del Leopardi il nostro B. Zumbini " (lettera a G.B. Giuliani del 27 maggio 1880). Lo studio La " Pietra " di D. e la " Donna ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] anche il suo impegno nel campo dell'estetica e della critica letteraria (Frammenti di estetica e letteratura, 1921; Manzoni e Leopardi, 1928; Filosofia dell'arte, 1931; Studi su Dante, post., 1965). Teorizzando l'arte come il momento dialettico dell ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo [...] ). Copiosi anche i suoi scritti polemici, critici, teorici, saggistici, fra cui: L'avventura novecentesca (1938); Pirandello, Leopardi, D'Annunzio (1938), e Verga, L'Aretino, Scarlatti, Verdi (1941), poi riuniti in Sette discorsi (1942); Appassionata ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] nel proprio spirito e nelle proprie forme. La stessa confluenza di elementi romantici e di elementi classici nel Foscolo e nel Leopardi, che ha dato motivo a tante discussioni, non fu se non il rinnovarsi di un fenomeno che costituisce il fondamento ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...