Critico e filologo italiano (Tivoli 1921 - Roma 1989). Indagatore di tutto il nostro patrimonio letterario, dal Duecento al Novecento, P. ha dedicato molta parte del suo impegno di studioso all'opera dantesca.Come [...] creato di T. Tasso (1951); Il Novellino di Masuccio Salernitano (1957); Teatro di P. Aretino (1971). Postumi sono usciti Saggi sul Rinascimento italiano (1991), Letteratura e musica (1991) e Il tramonto della luna. Studi tra Leopardi e oggi (1993). ...
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GUIDI, Alessandro
Antonio BELLONI
Poeta, nato a Pavia il 14 giugno 1650, morto a Frascati il 13 giugno 1712. Iniziò la sua carriera poetica alla corte del duca Ranuccio Farnese a Parma, alla quale fu [...] di cui egli godette presso i migliori lirici del Settecento e del primo Ottocento: il Varano, il Parini, il Monti, il Foscolo e il Leopardi.
Bibl.: I. Carini, L'Arcadia, Roma 1891, pp. 213-225; G. Capsoni, A. G., Pavia 1897; T. L. Rizzo, A. G., Lecce ...
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Compositore, nato a Catania il 3 novembre 1801, morto a Puteaux, presso Parigi, il 23 settembre 1835.
La vita e le opere. - Dal registro delle nascite della curia arcivescovile di Catania si rileva che [...] ma per la forza espressiva e quasi direi tematica di un motivo originario". Arie con le quali anche B., come il Leopardi, canta "cose eterne, con parole eterne".
Il lirismo di B., insomma, si esprime in canto che sgorga come espressione essenziale di ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] su testi “in minore del Settecento spagnolo, Abano Terme 1984, pp. 49-74, in partic. p. 73.
60 G. Bollati, introduzione a G. Leopardi, Crestomazia italiana. La prosa, I, Torino 1968, p. VIII.
61 Zibaldone, I, 546-547. Il passo è citato da G. Bollati ...
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LOMBARDO (Lombardi), Antonio
Alessandra Sarchi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del L., figlio di Pietro di Martino detto Pietro Lombardo, oriundo di Carona, nel Ticino, e a capo della [...] sacro e Amor profano (catal., Roma), a cura di M.G. Bernardini, Milano 1995, pp. 118-132; W. Wolters, Leopardi oder Lombardi?, in Correspondances. Festscrhift für Margret Stuffmann zum 24 November 1996, a cura di H. Bauereisen - M. Sonnabend, Mainz ...
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CAPPONI, Orazio
Bernard Barbiche
Nacque a Firenze nel 1552 da Gino di Lodovico e da Maddalena di Amerigo Benci, secondo di sedici figli. Scarse le prime notizie biografiche che possediamo. Dopo avere [...] nella sede episcopale. Il successivo 17 dicembre fu nominato rettore del Contado Venassino, carica in cui successe a Girolamo Leopardi. Il suo breve di nomina fu reso pubblico il 2marzo 1598 davanti agli stati del Contado Venassino.
L'11 genn ...
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CARNEVALE, Pietro
Gianfranco Spagnesi
Nato a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) nel 1839, della sua formazione culturale si sa solo che iniziò come intagliatore in legno e poi a Roma, studiò presso l'architetto [...] 40.001/48.000; edificio in via Principe Amedeo, angolo via D'Azeglio, anno 1887, busta 1/7100; edificio in via Leopardi, anno 1901, busta 95001; L. Callari, St. dell'arte contemporanea ital., Roma 1909, p. 131; P. Portoghesi, La vicenda romana, in ...
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GALLEFFI, Pietro Francesco
Paolo Alvazzi del Frate
, Nato a Cesena il 27 ott. 1770 dal conte Vincenzo e dalla contessa Violante Fantaguzzi, fu destinato alla carriera ecclesiastica e, per la sua educazione, [...] una relazione del G. dell'11 nov. 1825 (in Bandini, p. 39). Era preferibile, a suo parere, assegnare al Leopardi un incarico presso la Biblioteca apostolica Vaticana, ove sarebbe stato possibile garantire un assiduo controllo del suo operato da parte ...
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MAMBELLI, Marco Antonio, detto Cinonio
Cecilia Robustelli
Nacque a Forlì nel 1582, unico figlio maschio di Nicolò, di famiglia benestante del vicino paese di Fiordinano di Meldola, e della nobile Barbara [...] Tübingen 1988, p. 799; B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze 1991, p. 415; M. Vitale, Le correzioni linguistiche del Leopardi alle "Operette morali", in Id., Studi di storia della lingua italiana, Milano 1992, pp. 232, 236, 246, 263; R ...
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ginecidio
s. m. Soppressione, eliminazione fisica di una donna, delle donne.
• Decine di migliaia di clandestine in età da marito arricchiscono poi i «trafficanti di mogli», che le importano da Cambogia, [...] me ne farò un minimerito. […] Le donne non hanno niente da temere. Misogini furono Euripide, Schopenhauer, l’autore biblico Qohélet, Leopardi, in genere quasi tutti i poeti e i filosofi, che mai si macchiarono di ginecidio, e delle donne, per troppo ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...