RUYSCH (pron. röis), Fredrik
Arturo Castiglioni
Medico, nato a L'Aia il 23 marzo 1638, morto ad Amsterdam il 22 febbraio 1731. Studiò medicina a Leida e già nel 1666 fu chiamato ad Amsterdam quale [...] nel 1717 allo zar Pietro il Grande, della quale però gran parte andò smarrita, ebbe celebrità mondiale e ispirò a G. Leopardi il Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie. Una seconda collezione di preparati da lui iniziata, e venduta al re di ...
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Poetessa francese, nata a Parigi nel 1813, morta a Nizza nel 1890. Allevata da un padre volterriano, non ricevette alcuna educazione religiosa, e si nutrì di filosofia francese del sec. XVIII. Sposa nel [...] del secolo XIX una nota maschia ed austera. Più che a Pascal, di cui ne' suoi versi ha parafrasato alcune pagine, più che al Leopardi, a cui qualcuno l'ha avvicinata, fa pensare ad A. de Vigny, e sarà da collocare sulla linea che va da questo a Sully ...
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SUNDARBANS (pron. Sanderbans; A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Regione del Bengala, formata da quella parte del delta gangetico che è più prossima al mare, la quale si allunga per 250 km. tra l'estuario [...] però il terreno fertilissimo, in modo che, malgrado le febbri malariche e l'esistenza di animali feroci (tigri, leopardi, cinghiali, coccodrilli, bufali, serpenti), circa un terzo della superficie viene coltivata (specie a riso) da una popolazione ...
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MONTANI, Giuseppe
William Spaggiari
– Nacque a Cremona nel 1786 (Roma, Arch. storico dei pp. barnabiti, Liber sextus professionum clericorum a die 20 mens. ianuar. 1760 ad diem 8 sept. 1858, c. 131; [...] redattore dell’«Antologia»: lettere inedite di G.P. Vieusseux a G. M., in Antologia Vieusseux, I (1995), pp. 104-121; G. Leopardi, Epistolario, a cura di F. Brioschi - P. Landi, Torino 1998, I, p. 301; G. Bertoncini, Una bella invenzione: G. M. e ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata» 13, pp. 169-186.
Dionisotti, Carlo (1988), Appunti sui moderni. Foscolo, Leopardi, Manzoni e altri, Bologna, il Mulino.
Malato, Enrico (a cura di) (1995-2004), Storia della letteratura italiana, Roma ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] intellettuale, legando il suo nome alle interpretazioni più penetranti dei maggiori scrittori italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni, a Leopardi, a De Sanctis, a Pascoli, fino a Gadda e a Montale (della cui Opera in versi ha curato, con R ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, originariamente indicava un generale rapporto di opposizione fra due concetti. Aristotele per primo ne teorizzò i vari aspetti. Da Kant in poi, a. significa il termine [...] più simmetrica. Si ottiene sia affermando una cosa e negando insieme la sua contraria (Non fronda verde, ma di color fosco, Dante), sia mettendo a contrasto due fatti opposti e ambedue reali (Presume di rifar tutto, perché nulla sa fare, Leopardi). ...
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KĀFIRISTĀN (A. T., 92)
Virginia Vacca
N Regione montuosa del Hindūkush, kush, fra 34° 30′ e 36° lat. N., 70° e 71° 30′ long. E., compresa fra il Chitral, l'Afghānistān e il Bādakhshān. Ha una superficie [...] . I fiumi sono ricchi di pesci, le valli meno elevate di pernici, piccioni e fagiani; nelle selve si trovano orsi e leopardi, più in alto pecore e capre selvatiche. Tutti i passi settentrionali immettenti nel Bādakhshān sono al di sopra dei 4500 m ...
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THOMSON, James
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Port Glasgow il 23 novembre 1834, morto a Londra il 3 giugno 1882. Figlio d'un marinaio, fu educato al Caledonian Asylum e conobbe fin dall'infanzia [...] ); Satires and Profanities (1884); Poems, Essays and Fragments (1892).
Grande ammiratore di P. B. Shelley, di Novalis e di Leopardi, pubblicò molti dei suoi scritti con le iniziali B. V. dello pseudonimo Bisshe Vanolis composto col secondo nome dello ...
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Poetessa russo-sovietica, morta a Domodedovo (Mosca) il 5 marzo 1966; è stata sepolta a Leningrado. Negli anni Trenta l'A. tacque come poetessa, dedicandosi a traduzioni e ai suoi studi su Puškin. La sua [...] poeta s'intreccia al tema della fine del vecchio mondo. Negli ultimi anni s'accinse tra l'altro alla versione dei Canti di Leopardi; nel 1965 fu in Italia per ritirare il premio Taormina. Fra le altre sue opere ed edizioni della stessa si ricordano ...
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leopardato
agg. [der. di leopardo, sul modello di tigrato]. – Di tessuto trattato in modo da assumere l’aspetto maculato proprio della pelle di leopardo.
leopardiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di G. Leopardi, il grande poeta di Recanati (1798-1837): i Canti l., la prosa l.; o che concerne il Leopardi e la sua opera: la critica l.; Centro di studî leopardiani; e con riferimento ai caratteri proprî...